«Ho rischiato grosso ma non ci ho pensato due volte». Sintetizza così il sangue freddo misto a spirito di servizio che nella serata di ieri lo ha indotto ad intervenire mentre, in borghese e disarmato, stava andando a cena fuori. Sono le 21 di sabato sera quando un poliziotto libero dal servizio si accorge di due persone che trafficano attorno ad un’auto in via Montecorvino a Catanzaro.

Non ho avuto paura

In pieno centro storico, uno alla guida del mezzo e l’altro intento a spingere la Fiat 500. Si avvicina per chiedere se fosse tutto a posto e si qualifica. Uno dei due scende dal mezzo e cerca di distrarlo mentre l’altro si avvicina estrae un coltello glielo punta dritto alla gola e lo minaccia. «Non ho avuto paura – racconta – ma ho pensato solo a mettermi in sicurezza. Ho cercato di allontanarmi evitando di innervosirlo, al contrario, di tranquillizzarlo. Ho detto di abbassare l’arma».

Frazioni di secondi 

Sono frazioni di secondi, entrambi scappano ma in direzioni diverse. Il poliziotto in forza alla squadra Volanti ma in borghese e, quindi disarmato, sceglie di non inseguirli ma di restare a piantonare il veicolo. Chiama i rinforzi ma riesce però a bloccare un altro soggetto, il palo che in un’altra auto aveva accompagnato i due che nel frattempo si erano dati alla fuga nei vicoli del centro storico. 

Gli arresti

I rinforzi giungono immediatamente e riescono a rintracciare i due, già noti alle forze dell’ordine, che vengono posti in arresto, assieme al terzo. «Ero disarmato e ho rischiato parecchio – racconta a mente fredda il poliziotto appena 26enne – ma ho ritenuto di dover fare il mio dovere».