La dipendente dell'agenzia Allianz ha provocato un ammanco nelle casse di 60mila euro sottratti al momento della stipula del contratti e del versamento dei pagamenti da parte dei clienti
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Nove mesi di reclusione, cinquecento euro di multa e il risarcimento del danno patrimoniale arrecato all'agenzia assicurativa Allianz. Così si è espresso il Tribunale di Catanzaro in composizione monocratica condannando per il reato di appropiazione indebita Nadia Renato, 51enne francese e residente a Cropani nel catanzarese, che a partire dal luglio del 2012 e fino al febbraio del 2015 avrebbe approffittato della sua posizione di agente assicurativo per incassare i premi della assicurazioni sottoscritte.
La 51enne, in forza del rapporto di lavoro, aveva infatti libero accesso ai versamenti effettuati dai clienti dell'agenzia e se ne appropriava nel momento in cui riceveva il premio assicurativo. Complessivamente avrebbe trattenuto per sè la somma di 60mila euro. Le irregolarità contabili sarebbero emerse nel febbraio del 2015 quando il titolare dell'agenzia Critelli Merante, difeso dall'avvocato Pasquale Costantino, licenziò la dipendente per non aver consegnato il controvalore dei premi assicurativi riscossi dall'agenzia per l'ammontare di 30mila euro. Venne quindi interrotto l'accesso al terminale online attraverso cui Nadia Renato avevo accesso ma nelle more del distacco la dipendente procedeva nuovamente a stipulare polizze e incassare premi assicurativi - 81 in totale - per un importo di 24mila euro. All'esito di un confronto teso a comporre bonariamente la vicenda e caldeggiato dal titolare dell'agenzia, l'ammanco complessivo è risultato essere del valore di 60mila euro.
Il Tribunale di Catanzaro ha così condannato Nadia Renato, difesa dall'avvocato Antonello Tallerico a nove mesi di reclusione con pena sospesa fissando in 54mila euro il risarcimento del danno patrimoniale abbattuto del 10% oltre a 500 euro di multa.
Luana Costa