Marito e moglie sono ricoverati all'ospedale Pugliese. Lontani da figli e parenti, hanno potuto comunque gioire del traguardo raggiunto grazie alla sorpresa preparata loro dal personale sanitario
Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
Sono stati ricoverati a pochi giorni di distanza uno dall’altra, prima lei e poi lui. Entrambi affetti dal Covid-19 e con problemi respiratori legati ad una polmonite. La loro casa è diventata l’ospedale “Pugliese” di Catanzaro, nelle stanze del reparto destinato al coronavirus. È la storia di marito e moglie, residenti nel Catanzarese, che si sono trovati a condividere questa brutta disavventura a pochi giorni da una data importante per loro: il 41esimo anniversario del loro matrimonio.
La casualità, ma anche l’attenzione del personale dell’ospedale, ha voluto che marito e moglie venissero ospitati in due stanze adiacenti del reparto, consentendo un minimo di rapporti che sono tornati utili per affrontare l’isolamento e i momenti difficili della malattia. Ma la sorpresa più grande è arrivata nel giorno dell’anniversario di matrimonio.
Lontani dai figli e dagli altri congiunti, marito e moglie sono stati invitati ad uscire nel corridoio del reparto e, improvvisamente, sono arrivati due infermieri completamente coperti da tuta e mascherine. In mano un piatto, con una fetta di pandoro e una candelina per celebrare i 41 anni della coppia. Sono stati momenti emozionanti, con la coppia, in lacrime, che ha ringraziato il personale sanitario per un piccolo gesto, ma con un grande valore simbolico e affettivo. L’importanza di non rimanere completamente soli nei momenti più difficili della malattia si è tradotto in un gesto concreto, organizzato da alcuni infermieri assunti per un periodo a tempo determinato per la sola gestione dell’emergenza.
Ed è stato proprio uno degli infermieri a commentare l’iniziativa, sottolineando la forte commozione che ha caratterizzato quei momenti: «Cos’è l’amore? Oggi finalmente ho la risposta: mettete un reparto Covid in piena emergenza, mettete 13 infermieri, nuovissimi arrivati, che non sanno che fine faranno, ma credono fortemente nel loro lavoro e nella cura delle persone; mettete un uomo e una donna sposati da 41 anni che sono stati separati dalla malattia e che si trovano in un reparto insieme; mettete che facciano l’anniversario di matrimonio. Mettete che preparate una candelina, li chiamate e ignari arrivano, soffino, si bacino e si emozionino. Ecco cos’è l’amore: è perseveranza, è emozione, è cura reciproca, è pazienza, è forza, è rispetto, è l’unico modo per fregare la morte».