Bocciato il ricorso presentato dal Consiglio Superiore della Magistratura e confermata la sentenza del Tar del Lazio. Il magistrato cosentino prenderà il posto di Maria Caterina Natina Pratticò
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La quinta sezione del Consiglio di Stato, nella persona del presidente Giuseppe Severini, ha confermato la sentenza del Tar del Lazio che riguarda la nomina di Massimo Lento, attualmente in servizio presso la sezione civile del tribunale di Cosenza, quale nuovo presidente del Tribunale di Castrovillari al posto dell’attuale Maria Caterina Natina Pratticò. Bocciato il ricorso presentato dal giudice e dal Consiglio Superiore della Magistratura che ora non potrà fare a meno che dare seguito alla sentenza del supremo organo amministrativo italiano.
La sentenza condanna tra l’altro il Csm al pagamento delle spese relative al doppio grado di giudizio che sono liquidate complessivamente in 6mila euro oltre accessori e spese di legge a favore del dottor Lento, compensante tra le parti le spese del doppio grado. Ordinando che la sentenza sia eseguita dall’autorità amministrativa. Secondo i giudici della quinta sezione del Consiglio di Stato il «giudizio comparativo tra il dottor Lento e la dottoressa Pratticò è avvenuto sulla base dei soli indicatori generici senza prima valutare comparativamente i pur presenti indicatori attitudinali specifici dei candidati»: criteri che per il conferimento dell’incarico di Presidente presso il Tribunale di Castrovillari sono indicati negli articoli 25,26 e 28 del testo unico sulla dirigenza giudiziaria.
Accolto l’appello incidentale
Nella sentenza, tra le motivazioni, si legge che «è fondato il secondo motivo dell’appello incidentale del dottor Lento: è rilevante ai fini della compiuta valutazione, l’errore compiuto dalla delibera circa la durata dell’esperienza ordinamentale da lui svolta presso il consiglio giudiziario poiché simile esperienza vantava la dottoressa Pratticò, oltre ad essere stata collaboratore della commissione parlamentare antimafia. Sicchè era necessario che il periodo di rispettiva durata fossero esplicitati e resi chiari al momento della valutazione comparativa».
Inoltre il presidente Giuseppe Severini ed il giudice estensore Federico Di Matteo aggiungono che è fondato anche il primo motivo di appello incidentale relativa alla «diversa valutazione della produttività» tra i due candidati all’incarico presso il Tribunale di Castrovillari che «andava adeguatamente motivata, eventualmente anche con riferimento ai dati statistici acquisiti».