“Se non volete indignarvi, cambiate canale”. Basta l’incipit del servizio de Le iene, andato in onda ieri sera per far capire subito l’andazzo di una storia tristissima, che ha indignato davvero chi ha appreso dalla trasmissione di Italia Uno quanto accaduto a una famiglia di Castrovillari. L’ipotesi è che una donna, Patrizia Bonanata, e i suoi genitori siano stati circuiti da un’avvocatessa.

La professionista di Castrovillari sarebbe riuscita nell’intento, prima, di ottenere la delega per utilizzare il conto corrente dei due anziani e poi di farsi nominare tutrice dei coniugi Bonanata (Giuseppe e la moglie Maria Ferrari), per poi portargli via tutto: circa 120mila euro – racconta la “Iena” Nina Palmieri – e addirittura anche la loro casa.

Si tratta di una villetta di due appartamenti con giardino che l’avvocatessa si sarebbe fatta vendere attraverso un contratto a titolo oneroso con l’impegno di prendersi cura dei Bonanata fino alla loro morte.

Nel mezzo finisce anche la figlia dei due, Patrizia, che l’avvocatessa, utilizzando – è questa l’ipotesi prospettata dalle Iene – la firma dei genitori (sempre in virtù della delega), sarebbe riuscita a far interdire e quindi allontanare dal padre e dalla madre. 

Altro passaggio riportato in trasmissione: a un certo punto di questa storia i coniugi Bonanata scompaiono per poi ricomparire in una Rsa mentre nella loro casa si trasferisce proprio l’avvocatessa marito e figlio, e lì sposta anche il suo studio legale.

La denuncia del sindaco Lo Polito: i Bonanata pensavano che la figlia fosse morta

Della vicenda se ne interessano parenti e amici ed anche il sindaco, Mimmo Lo Polito. Il primo cittadino per sincerarsi dello stato di salute dei Bonanata “scomparsi” va a trovarli nella Rsa, dove riceve notizie nefaste dai genitori di Patrizia. I due avrebbero avuto notizie terribili: la loro figlia sarebbe morta in un’alluvione. Così racconta Lo Polito a Le Iene: il sindaco però sa che le cose stanno diversamente e sottolinea di aver organizzato una visita di Patrizia ai suoi genitori, felicissimi di poterla riabbracciare. È l’unico spiraglio di luce in una storia buia. Dura poco, però: «È stata l’ultima volta che Patrizia ha incontrato i suoi genitori», afferma Lo Polito.

Pochi giorni dopo questa visita i coniugi Bonanata lasciano la Rsa e tornano a casa loro, accuditi dall’avvocatessa. «A casa dei Bonanata – racconta un amico di famiglia – un appartamento era occupato dalla famiglia della professionista, l’altro dal suo studio, c’era libero solo il magazzino». Nina Palmieri avanza qualche dubbio su dove e «come» l’avvocatessa abbia assistito gli anziani coniugi.

La storia non si chiuderà col lieto fine

Alla vigilia di Natale 2021 il sindaco accompagna Patrizia in quella che era casa loro, a trovare i suoi genitori, ma nessuno li fa entrare giustificando un «sospetto caso Covid. Non li abbiamo visti più – racconta ancora il sindaco di Castrovillari – perché il 29 dicembre la madre di Patrizia è deceduta». Le cause non sono note, ma nello stesso giorno anche il marito viene accompagnato in ospedale, dove resta ricoverato per dodici giorni e poi muore anche lui.
«La sua cartella clinica – spiega la “Iena” – grida vendetta. Entra in reparto – legge il referto – in condizioni cliniche molto gravi, disidratazione, cachessia, piane da decubito».
«Erano nella custodia dell’avvocatessa che aveva avuto l’appartamento proprio per prendersi cura dei Bonanata» sottolinea l’amico di famiglia, mentre il sindaco evidenzia di aver denunciato alla Procura della Repubblica del tribunale di Castrovillari «perché mi sembrava sospetta questa cosa. E sicuramente c’è un’indagine in corso, non fosse altro perché è stata fatta un’autopsia».

Patrizia nel frattempo torna a tutti gli effetti una donna libera, ma è ospite di una casa famiglia, perché un tetto sulla testa non ce l’ha più.
Come da prassi la Iena Nina si reca prima allo studio dell’avvocatessa per offrirle il diritto di replica, senza grande successo, poi in tribunale. «In procura ci hanno rassicurato. È passato un po’ di tempo ma stanno seguendo il caso da vicino. Ed anche noi», chiude il servizio.