Caso Lucano, il “j'accuse” di Rocca a Minniti: «Faccia i nomi»

Il primo cittadino di Benestare, dirigente Pd e presidente del comitato dei primi cittadini della Locride si scaglia contro l'ex titolare del Viminale

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di Ilario  Balì
7 novembre 2018
20:06

Secondo l'ex Ministro dell’Interno Marco Minniti, in un’intervista rilasciata a Radio Capital, sarebbe stata l'associazione nazionale dei Comuni (e il circuito Sprar) a chiedere l’ispezione sui progetti di accoglienza a Riace. Una dichiarazione che ha mandato su tutte le furie Rosario Rocca, sindaco Pd di Benestare nonché presidente del comitato dei primi cittadini della Locride, il quale attraverso la sua pagina Facebook ha lanciato un lungo “j’accuse" all’ex numero uno del Viminale.

 


«Curioso che Minniti – tuona Rocca - affermi che siano stati i sindaci a sollecitargli l’ispezione a Riace. Aspettiamo che ci dica quali sindaci lo abbiano fatto e in quale occasione. No, perché da queste parti - nella Locride, per intenderci – il fatto suona parecchio strano. Anche perché quando i sindaci (quelli della Locride!) l'hanno cercato, lui non c'è mai stato». Rocca ha poi ricordato tutte le volte che ha provato a mettersi in contatto con Minniti, e come quest’ultimo, per dirla con il linguaggio dei giovani, abbia “visualizzato senza rispondere”.

 

«Ci provai personalmente per chiedergli un intervento risolutivo a sbloccare il travagliato Progetto Locride. Si trattava della realizzazione di decine di strutture aggregative e sportive nei nostri comuni, già finanziate ma tragicamente giacenti nelle pastoie burocratiche del "suo" Ministero. Dopo diversi ed estenuanti tentativi, un suo collaboratore mi disse che il Ministro non avrebbe potuto riceverci neanche a Roma. E, visti i risultati – zero opere realizzate – abbiamo concluso che il Ministro era impegnato in altro».


Il telefono di Minniti squillò anche qualche tempo prima che 35 sindaci partissero dalla Locride con le loro fasce tricolori per manifestare dinnanzi a Palazzo Chigi per la salvaguardia dell’ospedale di Locri. Ma niente. «E che c’entra Minniti con la Sanità?» rispose freddamente un collaboratore.

«Per opportunità – prosegue Rocca - anche da parte di Minniti siamo stati abbandonati a marcire nel limbo dei criminali ipotetici, sotto la scure della legge fascista sugli scioglimenti dei consigli comunali. Caro Minniti, dov'eri quando raccoglievamo inermi la disperazione della nostra gente? Dove eri quando cercavamo di rappresentare, nei nostri comuni, uno Stato sordo e assenteista? Quando venivamo delegittimati e criminalizzati?».

 

Una presa di posizione netta quella di Rocca, anche in vista della fase congressuale del Partito Democratico. «Candidati pure, anzi ti auguro lealmente di essere eletto segretario. Ma lascia stare i sindaci, hai contribuito, anche tu e ampiamente, ad offenderli».

Giornalista
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