La Calabria è travolta dalla terza ondata della pandemia, ma nel Crotonese c’è un Comune che il temuto virus non l’ha mai conosciuto. A Carfizzi, nell’ultimo anno, nessuno dei suoi circa 400 abitanti (che arrivano anche a 2 mila nella bella stagione col rientro degli emigrati da Germania e Nord Italia) si è mai contagiato e il piccolo centro arbereshe è da sempre Covid free. Merito del senso di responsabilità e della scrupolosa osservanza delle misure anti-contagio dei cittadini: «Qui tutti rispettano le regole» ci spiega con una punta di orgoglio il giovane sindaco Mario Antonio Amato.

Tutti rispettano le regole

Da quando è esplosa l’emergenza sanitaria, nel borgo che ha dato i natali allo scrittore Carmine Abate, la gente si è adeguata, indossa la mascherina, mantiene il distanziamento, esce solo se davvero necessario. Sono cambiate completamente le abitudini: «Gli anziani, ad esempio, non si ritrovano più in piazza come prima. Per occupare il tempo, al massimo vanno in campagna».

Non si festeggiano più compleanni e altre ricorrenze, nessuno organizza feste o eventi conviviali, e ognuno tutela se stesso e gli altri come può. «Per fortuna qui abbiamo tutti i servizi essenziali, anche l’ufficio postale e la farmacia, così non dobbiamo spostarci per fare la spesa o per altri acquisti primari. Solo il benzinaio ci manca» aggiunge il primo cittadino.

Spostamenti solo se necessari

Lo stesso Comune, inoltre, offre gratuitamente un servizio di consegne a domicilio per chi si trova impossibilitato a uscire di casa per le spere primarie: «Non ci sono associazioni impegnate nel sociale, così facciamo pure volontariato» racconta con fierezza il sindaco.

Tutti cercano di spostarsi il meno possibile, anche perché nei vicini comuni del circondario, la situazione epidemiologica è ben diversa. Per questo, nei giorni scorsi, Amato ed altri sindaci della zona hanno disposto la chiusura delle scuole fino al 21 aprile, evitando così spostamenti da un comune all’altro, sia da parte del personale scolastico che dei piccoli alunni (le scuole medie a Carfizzi non ci sono e bisogna arrivare con lo scuolabus fino a Pallagorio).

Un privilegio da mantenere

Un’isola felice, insomma, che tutti cercano di preservare rispettando e facendo rispettare le misure anti-contagio. Quando da queste parti arriva qualcuno dal Nord Italia, gli abitanti segnalano al sindaco, si accertano che si sia sottoposto a tampone e che osservi scrupolosamente le regole. Una forma di controllo comunitario e autogestito, visto che non ci sono vigili urbani e la caserma dei carabinieri più vicina è quella di San Nicola dell’Alto. «C’è sempre preoccupazione, soprattutto in questa fase che il virus si diffonde in maniera più veloce. Questa sorta di privilegio di essere Covid free lo vogliono tutti mantenere».

Screening e vaccini

A un certo punto, però il dubbio viene: ma a Carfizzi, è stato mai fatto uno screening? «Ma certo!» assicura Amato, spiegando che nell’unica farmacia del paese è possibile sottoporsi al test antigenico, proprio per evitare di recarsi fuori. Poi, ricorda che tempo fa alcuni suoi concittadini avevano avuto contatti con una professionista di Cirò Marina che era risultata positiva al Covid, ma nessuno di loro ha contratto il virus.

Nel centro amministrato da Amato sono state anche eseguite le vaccinazioni: circa 180 i soggetti – tra over 80 e pazienti vulnerabili - che hanno ricevuto la prima e seconda dose del siero.

Attenzione e un pizzico di fortuna

Una comunità unita e “blindata”, che quello zero sul bollettino dell’Asp di Crotone vuole continuare a vederlo: «Noi stiamo facendo tanta attenzione, poi c’è anche una buona dose di fortuna, non lo nego, ma noi continueremo a mettercela tutta».