Parla il primo cittadino del paese reggino devastato dai roghi: «Per giorni abbiamo combattuto con il fuoco a ridosso delle abitazioni, si doveva fare di più»
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«Per giorni abbiamo combattuto con il fuoco a ridosso delle abitazioni e con roghi di potenza inaudita. I mezzi di soccorso sono stati, però, assolutamente insufficienti rispetto all’entità degli incendi che hanno flagellato il nostro paese, adesso stretto attorno alla famiglia che ha anche subito la perdita di una persona cara». Queste le dichiarazioni della sindaca di Cardeto, Daniela Arfuso, con alle spalle dei giornate letteralmente di fuoco, nella gestione di un’emergenza incendi ieri degenerata anche in tragedia.
Pochi soccorsi e risorse umane allo stremo
«Qui le forze dell’ordine, vigili del fuoco e Calabria verde hanno fatto il massimo ma non erano abbastanza. Abbiamo chiesto rinforzi, anche ieri quando ci siamo resi conto che le fiamme tornavano anche dove pensavamo che l’emergenza dei giorni precedenti fosse rientrata. Ma le risposte in prefettura sono state le stesse del 2021. “I mezzi di soccorso sono tutti impegnati nei diversi roghi divampati”. Mi chiedo come sia possibile. Si raccomanda, per tutelare l’incolumità, di far operare solo il personale competente nello spegnimento dei roghi. Ma se ieri non avessero aiutato la comunità, i dipendenti comunali, i tanti volontari, oggi Cardeto piangerebbe più vittime e conterebbe danni più ingenti». Così prosegue la sindaca di Cardeto, Daniela Arfuso.
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