Una strategia per garantire la presenza capillare in ogni centro della vasta provincia di Cosenza, la coesione e la collaborazione con le altre istituzioni e forze dell’ordine del territorio come direttrice del lavoro da svolgere fin dai primi giorni dell’insediamento. Il nuovo comandante provinciale dei carabinieri di Cosenza, il colonnello Andrea Mommo, ha già incontrato le istituzioni locali, in particolare il prefetto Rosa Maria Padovano, il sindaco della città capoluogo Franz Caruso, la presidente della Provincia Rosaria Succurro e il rettore dell’Università della Calabria Nicola Leone.

L'incontro con i giornalisti

Una settimana dopo il suo insediamento nella giornata di oggi, 24 settembre, ha ricevuto i giornalisti. L’ufficiale, 57 anni, nato a Torino e cresciuto in Sicilia, da giovanissimo è entrato a far parte della Marina Militare. Poi il passaggio nell’Arma con responsabilità di comando a San Severo nel foggiano, a Napoli, Chioggia, Aprilia e Imperia. In Calabria ha già operato a Gioia Tauro e poi a Catanzaro in qualità di Capo di Stato Maggiore della Legione Carabinieri. Idee chiare rispetto alle modalità di espletamento del mandato che gli è stato appena conferito: «Ragioniamo in un’ottica di suddivisione in macro aree sulla base delle peculiarità del territorio – ha detto ai cronisti - La zona tirrenica, quella jonica e poi l’area urbana con l’altopiano silano e quella più a nord, nell’ambito geografico del massiccio del Pollino ai confini con la Basilicata. Vi sono poi complessi da non trascurare in particolare quello più periferico del Savuto, verso il catanzarese e poi i popolosi centri di Corigliano-Rossano e del cassanese».

Lavoro di squadra

Il colonnello Andrea Mommo, subentrato al colonnello Saverio Spoto, era accompagnato dal nuovo comandante del Norm di Cosenza, il tenente Salvatore Arcidiacono, e dagli ufficiali Andrea Aiello, Michelangelo Iocolo e Massimiliano Cervo, designati alla guida rispettivamente delle compagnie di Rende, Castrovillari e Rogliano. «La provincia di Cosenza – ha aggiunto il colonnello Mommo – è piuttosto effervescente. La comunità è fondamentalmente sana e pretende attenzione. Sento notevoli stimoli e la consapevolezza di poter contare su una squadra motivata e determinata a compiere un ottimo lavoro».