Primo contatto: Giuseppe Vadalà, commissario unico per la bonifica delle discariche, nominato dal governo Meloni, è arrivato a Lamezia questa mattina. Si occuperà di bonificare, tra le altre, anche la malsana discarica generata dal campo rom di Scordivillo.
Il primo incontro lo ha avuto con il procuratore di Lamezia Terme, Salvatore Curcio, che tanti interventi ha curato sulla discarica di Scordovillo e che conosce bene il luogo e i suoi problemi.
La bonifica, spiega Vadalà a LaC News24, verrà effettuata «con dei fondi Pnrr, quindi da realizzare entro il 2026».
Per il generale di brigata la bonifica è un passaggio delicato per la presenza della comunità che popola l’area. «Il senso della giornata di oggi – spiega – è proprio questo: incontrare gli organi territoriali, il procuratore, il sindaco, il Prefetto, la direzione generale dell’Ambiente. Per capire insieme a loro cosa poter fare, come poterlo fare, in quali tempi, quindi avere una strategia complessiva per poterlo fare insieme».

Per quanto riguarda il sopralluogo a Scordovillo, «stiamo andando a farlo – ha detto il generale Vadalà –, intanto ci vogliamo rendere conto perché ci sono parecchie foto aeree e documenti. Il senso di oggi è anche quello di fare un primissimo sopralluogo».

Ancora è presto per quantificare l’investimento per bonificare l’area di Scordovillo. «Si deve ancora capire che inquinamento c’è e poi, a quel punto potere cominciare a darsi dei tempi e, ovviamente, a stanziare dei fondi».

Incontro proficuo quello con il procuratore Curcio. «Ho sentito che il procuratore è stato promotore di diverse attività per cercare di costruire una soluzione – ci dice Vadalà –. È un punto di partenza importante. Il procuratore sta lavorando in sinergia anche con gli altri organi e quindi l’essenziale è questo: ogni cosa, dalla più piccola bonifica territoriale, alle più grandi, si costruisce con una squadra che non è solo la squadra dell’Arma dei carabinieri, che si sta occupando di questo, ma è una squadra di Governo più ampia, sia a livello centrale che territoriale».

La domanda sorge spontanea: la bonifica, in sé, basterà se su Scordovillo continueranno a persistere il campo rom e le attività del campo rom?
Per il momento il generale dice di volersi rendere conto di quanto i due fenomeni siano connessi. «Sicuramente, evidentemente, le due cose sembrano connesse. Sicuramente una bonifica serve anche a dare una soluzione al resto del problema. Gli incontri di oggi servono a capire questo e dare una soluzione complessiva, indubbiamente».