A essere preso di mira Peppino Barillaro, in servizio all’ufficio tecnico comunale e cugino del sindaco Bruno Barillaro. Negli ultimi otto mesi diversi gli episodi delittuosi in città
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Si riaffaccia l’ombra della criminalità organizzata ad Oppido Mamertina. Dopo una calma apparente durata solo qualche mese, ecco che un’altra bomba esplosa ha destabilizzato ancora una volta la serenità dei cittadini. Ad essere preso di mira questa volta, è Peppino Barillaro, geometra in servizio all’ufficio tecnico comunale, e cugino del sindaco Bruno Barillaro. Il grave episodio è accaduto nella notte di giovedì, ma la notizia è trapelata solo ora.
Una bomba artigianale è stata posizionata sotto l’auto del geometra – una Opel Corsa parcheggiata proprio davanti alla sua abitazione, sita in via Circonvallazione, nella periferia di Oppido – e fatta esplodere a distanza, verosimilmente con un telecomando. È stato lo stesso Barillaro, mantenendo il sangue freddo, a spegnere le fiamme prima che si propagassero.
Questo è solo l’ultimo in ordine di tempo, di una lunga scia di fatti delittuosi che hanno investito la cittadina negli ultimi otto mesi. Di fatto, tali episodi hanno avuto inizio a dicembre scorso, quando in piena notte vennero esplosi alcuni colpi di arma da fuoco contro un magazzino di videogames.
A distanza di un mese, a gennaio, anche la porta di uno studio commerciale, venne crivellata di colpi. La cosa che più colpì in quell’occasione, fu il fatto che gli autori agirono in pieno giorno.
A marzo poi, due bombe – artigianali come in questo caso – vennero fatte esplodere a Messignadi, frazione di Oppido Mamertina, una davanti all’abitazione e l’altra in un edificio in costruzione poco fuori il centro abitato, di un 49enne, pregiudicato del posto. Una scia delittuosa che sta dando un bel da fare ai carabinieri della Stazione di Oppido Mamertina, coordinati dal comandante Francesco Roma.