«Mi è stato recapitato il grido di disperazione di un padre di famiglia addolorato perché sua figlia, disabile, è chiusa in casa in attesa del risultato del tampone, dal 29 ottobre. Ad oggi, non si hanno notizie del tampone, addirittura non sapendo se sia a Cosenza o se sia stato smistato altrove».  La denuncia è di Graziano Di Natale, segretario-questore dell'Assemblea regionale, dopo aver ricevuto diverse segnalazioni dal suo entourage.

 

«Non starò con le mani in mano. Sento l'obbligo di tutelare quelle famiglie sofferenti abbandonate dalla politica. Sto per dirigermi a Cosenza affinché questa triste storia possa finire ma, soprattutto, perché questa povera figlia non deve essere lasciata sola».

 

Il vicepresidente della commissione regionale contro la 'ndrangheta, sente il dovere di sensibilizzare le coscienze sulla deficitaria situazione del sistema sanitario regionale. «Ai problemi già più volte elencati – prosegue Di Natale - bisogna aggiungere il fatto che i numeri telefonici risultano essere perennemente occupati e quando un cittadino riesce a mettersi in contatto con l'Usca c'è sempre da attendere per conoscere l'esito del tampone»

Il consigliere regionale conlude precisando: «Sono indignato. Se da un lato gli operatori sanitari, ai quali va il mio ringraziamento, sono in affanno, dall'altro c'è una giunta regionale immobile e confusionaria che pensa al prossimo appuntamento elettorale portando avanti quei temi che gli convengono ed abbandonando i calabresi che soffrono. Io non ci sto, auspico una pronta inversione di tendenza»