«Sono state pubblicate le motivazioni dell’assoluzione di G.B., legale rappresentante della società A.B. s.r.l., difeso dagli avvocati Massimiliano Carnovale ed Antonio Larussa, da parte del Tribunale di Lamezia Terme sezione penale in composizione collegiale, che ha pronunciato sentenza assolutoria “perché il fatto non costituisce reato” con riferimento alla contestazione di due ipotesi di bancarotta fraudolenta». È quanto scrivono in una nota i legali, parlando di una «pronuncia di notevole interesse».

«All’amministratore della società fallita veniva contestata la distrazione di un bene strumentale e la falsificazione dei bilanci per tre annualità di guisa da rendere impossibile l’esatta ricostruzione del patrimonio. La pronuncia è di notevole interesse ed offre una chiara lettura delle intersecazioni tra gli istituti della legge fallimentare, la disciplina civilistica sul bilancio ed i reati di bancarotta», si aggiunge nella nota. 

E ancora: «Le motivazioni dell’assoluzione riposano da un lato sulla legittimità delle transazioni negoziali riconosciute in sede di formazione dello stato passivo della società fallita e quindi la legittima cessione ed acquisizione del bene strumentale e dall’altro sulla esatta identificazione dei libri e delle scritture contabili obbligatorie in cui non rientra il bilancio».