Tornano in libertà Angelo Merante e Antonio Scalzo che lo scorso dicembre erano finiti agli arresti domiciliari con l'accusa di incendio doloso. Secondo la ricostruzione della Procura, i due avrebbero provocato l'incendio all'interno di una abitazione attendendo che il proprietario si allontanasse per raggiungere la vicina abitazione della sorella.

Ad incastrarli alcuni messaggi scambiati su whatsapp nei giorni precedenti e un'intercettazione ambientale effettuata nella sala d'aspetto degli uffici della Pg dove erano stati convocati per essere sentiti come persone "informate sui fatti". Indizi gravi e sufficienti per il sostituto procuratore, Anna Reale, che ha stretto il cerchio sui due uomini, fino a ottenerne l'arresto da parte dei carabinieri della Compagnia di Catanzaro.

Quest’oggi il Tribunale di Catanzaro, a seguito di elementi nuovi prodotti dai rispettivi legali di fiducia, gli avvocati Antonio Lomonaco, Valerio Murgano e Elio Bruno, ha revocato la misura custodiale a carico dei due giovani sostituendola con un semplice obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Intanto il processo proseguirà il prossimo 7 giugno con l’audizione di altri testi dell’accusa.