Una bomba nel settembre del 2017 distrusse l'auto del primo cittadino. Ora l'ex componente della giunta Romeo è stato rinviato a giudizio con le accuse di danneggiamento e possesso di materiale esplosivo, reati aggravati dalle modalità mafiose
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La notizia dell’incriminazione era passata sottotraccia, ma nella giornata di oggi c’è stato il rinvio a giudizio. Francesco Sposato, ex assessore della giunta Romeo, è stato rinviato a giudizio per l’attentato dinamitardo all’automobile del primo cittadino di Taurianova Fabio Scionti. Il gup di Reggio Calabria ha accolto la richiesta della procura antimafia, rappresentata in aula dal pm Giulia Pantano, mandando Sposato a processo con le accuse di danneggiamento e possesso di materiale esplosivo, reati aggravati dalle modalità mafiose. Gli avvocati Maria Rosa Crucitti e Guido Contestabile, difensori di Francesco Sposato, avevano chiesto l’archiviazione per il loro assistito.
Il 16 novembre prossimo, invece, l’imputato dovrà comparire dinnanzi al tribunale di Palmi per l’inizio del dibattimento. Tribunale, tra l’altro, che sta processando l’ex assessore taurianovese per associazione mafiosa, perché rimasto coinvolto nella maxi inchiesta della procura antimafia di Reggio Calabria chiamata “Terramara-Closed” insieme a altre 70 persone accusate di fare parte dei clan di Taurianova Zagari-Fazzalari-Viola.
L’attentato contro il sindaco Scionti è avvenuto nella notte del 5 settembre del 2017, quando un ordigno a alto potenziale ha fatto saltare in aria la sua autovettura, una Toyota Yaris, mandandola letteralmente in pezzi.
Le indagini sono state compiute dai carabinieri del Gruppo Gioia Tauro e dai colleghi della compagnia di Taurianova e coordinate dalla Dda di Reggio Calabria