«La vaccinazione con AstraZeneca è ripartita alle ore 15 di oggi. La dichiarazione dell’Ema deve tranquillizzare gli italiani e i calabresi». È quanto dichiara il presidente della Regione Calabria, Nino Spirlì, dopo la revoca del provvedimento di divieto di utilizzo del vaccino AstraZeneca, disposta dall’Agenzia italiana del farmaco – e trasmessa alle Regioni con una circolare ministeriale – dopo la valutazione dell’Agenzia europea per i medicinali (Ema).

«AstraZeneca – spiega Spirlì – ha superato tutti i controlli già ai tempi della prima autorizzazione da parte di Ema e Aifa, per cui non avevamo dubbi sulla qualità e sull’efficacia di questo vaccino». «Pertanto – dice ancora il presidente della Regione –, chiedo alle categorie che sono già inserite nelle linee guida del ministero della Salute di affidarsi con serenità d’animo, speranza e sicurezza ai vaccini a nostra disposizione, qualunque siano. Possiamo stare tranquilli anche perché i casi di intolleranza o reazione non sono assolutamente riconducibili, a detta degli studiosi, alla inoculazione dei vaccini stessi. Per cui, riprendiamo a vaccinarci: è l’unica arma che abbiamo contro il virus, in questo momento».

«Credo che tutti quelli che possono già riceverlo in queste ore – conclude Spirlì –, non debbano farne a meno, e mi auguro che, presto, possano farlo in tanti, per arrivare, entro quest’estate, a garantirlo a tutti. Perciò, bando alle polemiche e fiducia massima nei vaccini».

Intanto, una nuova riunione dell’Unità di crisi regionale per il Covid-19, convocata questa mattina nella Cittadella regionale “Jole Santelli” di Catanzaro. Al vertice, oltre al presidente della Regione Calabria, Nino Spirlì, e al commissario ad acta della Sanità, Guido Longo, hanno preso parte anche i commissari straordinari delle aziende provinciali e ospedaliere della regione.

Vaccini

Durante la riunione, è stato affrontato il tema legato alle vaccinazioni in Calabria. Per l’Unità di crisi è necessario di imprimere una forte accelerazione alle somministrazioni, anche attraverso il vaccino prodotto da Astrazeneca, sbloccato ieri dall’Agenzia europea per i medicinali, «in modo – è scritto nel verbale – da aumentare la percentuale di avanzamento in tempi brevi».

Personale sanitario

Con riferimento ai fondi necessari per potenziare le attività di somministrazione vaccinale, è stato deciso di dare «un indirizzo univoco che definisca le modalità di remunerazione del personale». Pertanto, in merito alle prestazioni effettuate in regime di straordinario dal personale impiegato nella attività di somministrazione dei vaccini e di backoffice, «si stabilisce che le relative risorse siano imputate ai fondi finalizzati per fronteggiare l’emergenza Covid».

Il presidente Spirlì ha inoltre richiamato l’attenzione su quanto reso noto dal ministero della Salute, che ha definito l’attività di vaccinazione quale «obbligo convenzionale» per i medici di Medicina generale.

La piattaforma di prenotazione

Quanto alle prenotazioni online, il commissario Longo ha comunicato che nella piattaforma di Poste italiane sono già stati inseriti 15 centri di vaccinazione, con i relativi calendari di prenotazione, e che, da oggi, verranno previste anche le categorie delle persone con fragilità e quelle con età 70-74 e 75-79 anni.

Creazione hub vaccinali

Longo ha infine riferito la volontà, da parte del team di pianificatori inviato dalla struttura commissariale nazionale, di realizzare, nel medio e lungo termine, centri hub per le vaccinazioni. L’Unità di crisi è stata riconvocata per venerdì 26 marzo, alle ore 10.30.