Colpito il clan Abbruzzese di Cassano, 81 le persone indagate. Tra i reati contestati associazione mafiosa e traffico di droga. Le indagini coordinate dalla Procura di Catanzaro
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Nelle prime ore di oggi, a Cassano allo Ionio ed in altri centri della provincia di Cosenza, i Carabinieri del Reparto Operativo Nucleo Investigativo - Comando Provinciale di Cosenza, il personale delle Squadre Mobili di Cosenza e Catanzaro e del Servizio Centrale Operativo di Roma, coordinati dalla Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, hanno dato esecuzione all’ordinanza cautelare, emessa dal GIP presso il Tribunale di Catanzaro, nei confronti di 68 indagati, sulla base della ritenuta sussistenza di gravi indizi in ordine ai delitti, a vario titolo ipotizzati, nei loro confronti, tra cui, rispettivamente, associazione di tipo ‘ndranghetistico, associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, aggravato dalle finalità mafiose, nonché in ordine ad altri numerosi delitti, anche aggravati dalle modalità e finalità mafiose.
Le indagini si sono concentrate soprattutto su alcuni esponenti della famiglia Abbruzzese di Cassano, già nota alle forze dell’ordine. Contestualmente i militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Cosenza hanno dato esecuzione al sequestro preventivo disposto del Giudice per le Indagini Preliminari di Catanzaro, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, di beni immobili, aziende, quote sociali, beni mobili registrati, rapporti finanziari, riconducibili a plurimi indagati, per un valore stimato di circa 5 milioni di euro.
I dettagli verranno comunicati nel corso della conferenza stampa che si terrà alle ore 10,30 a Catanzaro, presso i locali della Procura della Repubblica di Catanzaro
Indagate complessivamente 81 persone. Delle 68 misure cautelari: 39 sono le persone finite in carcere, 24 ai domiciliari, 5 con obbligo di firma
In carcere sono finiti:
Antonio Abbruzzese detto “Banana”
Francesco Abbruzzese alias Cicciotto
Luigi Abbruzzese alias “Pikachu”
Leonardo Abbruzzese detto Nino
Marco Abbruzzese alias lo Struzzo
Nicola Abbruzzese alias Semiasse
Rocco Abbruzzese alias zurrune
Rosaria Abbruzzese detta Rosanna
Gianfranco Arcidiacono
Alessandro Cerchiara alias “Chimico”
Alessia Cerchiara
Erminia Cerchiara
Davide Giuseppe Di Gioia
Michele Di Puppo
Francesco Faillace
Maurizio Falbo alias “naso stuart”
Danilo Ferraro
Pasquale Forastefano
Osvaldo Gallo
Amjad Iqbal detto Mustafà
Francesco Laino
Giuseppe Laino
Luca Laino
Antonio Lo Tufo
Domenico Madio alias “pilu iancu”
Gianluca Maestri
Maria Rosaria Maestri
Sandro Maestro
Carlo Malomo
Salvatore Mainieri alias scià scià
Rocco Milito
Giuseppe Mitidieri
Roberto Olibano junior
Giovanni Pagliaro
Antonio Pisciotti
Domenico Pisciotti alias u liune
Gennaro Presta
Vincenzo Rovitti
Giuseppe Rinaldi
Agli arresti domiciliari ci sono:
Celestino Abbruzzese alias “ciccio u zingaro”
Cosimo Abbruzzese alias Cocò
Luigi Abbbruzzese alias Willy
Ivan Abbruzzese
Gianfranco Arleo
Maurizio Belmonte
Stefano Bevilacqua
Jacek Boguslawski
Katia Cairo
Maria Stella Campana
Pasquale Caruso alias u pacc
Mario Cerchiara
Claudio Cosentino
Giuseppe Falbo detto Pinuccio
Alessandro Forastefano
Antonio Genisi
Elvira Genisi
Tiziana Antonietta Giannicola
Massimiliano Martucci
Carmine Mastrota
Lucia Mastrota
Giancarlo Quintino Pio Russo
Lorenzo Pietro Selvaggi
Emmanuel Stamato
Obbligo di firma per gli indagati:
Francesca Abbruzzese
Raffaele Donadio
Domenico Falbo
Emilio Cerchiara
Marco Guidi
Tra gli indagati anche:
Abruzzese Mara
Barone Ivan
Benedetto Gennaro
Cerchiara Alessia
Ferrara Emilio
Fimognari Carmelo Domenico
Graniti Francesco
Lauria Giuseppe Salvatore
Lione Domenico
Lo Nigro Francesco
Macario Albino
Mitidieri Giuseppe
Scorza Maurizio - Deceduto