Una "armeria" stipata tra le piante di un giardino è stata scoperta dai carabinieri della stazione di Briatico che, coadiuvati dallo squadrone Cacciatori e dal Battaglione, hanno messo in atto una vasta perlustrazione del territorio, puntando in particolare su alcuni casolari di San Leo di Briatico.

 

In uno di questi, di proprietà di alcuni agricoltori, sono state scovate due pistole calibro 7.65 illegalmente detenute, di cui una rubata a Parma nel 2008, 110 colpi dello stesso calibro; e 10 cartucce di fucile calibro 12. A finire in manette per detenzione di armi clandestine, munizioni e per ricettazione, sono stati appunto i proprietari dei casolari. Nello specifico Filippo Niglia, 59 anni, già coinvolto nell'inchiesta antimafia "Costa pulita" e il figlio Salvatore Niglia, 29 anni, già noti alle forse dell’ordine. I due sono ora ai domiciliari in attesa del rito direttissimo che si celebrerà presso il Tribunale di Vibo Valentia. Il recupero del materiale rinvenuto è stato possibile anche grazie all’ausilio delle unità cinofile dello Squadrone Cacciatori che riuscivano ad individuare, sotto alcune piante un vero e proprio “antro” sotterraneo all’interno del quale erano perfettamente custodite sia le armi che le relative munizioni. Il che le rendeva particolarmente pericolose in quanto perfettamente conservate e funzionanti.