VIDEO | Dramma della solitudine a San Giorgio Morgeto, nel Reggino. Maria Rosa Avati, 88 anni, è rimasta vittima della stufetta con cui tentava di riscaldarsi nel rigido inverno aspromontano
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Morire a 88 anni per un incendio propiziato probabilmente da una stufetta elettrica, e morire anche se i vicini di casa – allertati dal fumo e sapendo sola l’anziana – si siano lanciati nella drammatica impresa di salvarla, non riuscendoci.
A San Giorgio Morgeto, Maria Rosa Avati è morta così, in una serata come tante altre e con una lotta contro il freddo pungente dell’Aspromonte che si è rivelata fatale.
«Se ce ne fossimo accorti prima probabilmente potevamo salvarla – si rammarica la vicina di casa – abbiamo tentato di sfondare la porta ma quando abbiamo aperto la finestra, con le fiamme che si sono propagate, siamo entrati e l’abbiamo vista già morta».
In via Carbonaro il dispiacere dei vicini di casa si taglia a fette. «Era una bella persona – ricorda una signora – veniva accudita da una nipote, era autosufficiente e spesso in estate andava a piedi fino al Castello».
La signora Avati, infatti, abitava a pochi metri dall’antico maniero che sovrasta il centro montano. Una parte periferica del paese, dove anche per i vigili del fuoco è stato difficile prestare i primi soccorsi. «Io non penso che si sia trattato di un malore – specifica Salvatore Valerioti, che della vittima era il medico curante – stava bene, non aveva malattie particolari e fino a poche ore prima dell’incendio era stata con i vicini».