L'iniziativa sarà accompagnata da un momento di riflessione nel punto in cui gli sportivi vennero tranciati dalla Mercedes di El Ketani, ora accusato di un altro omicidio stradale
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In occasione dell’anniversario della strage degli otto ciclisti lametini, domenica cinque dicembre, anche quest’anno Lamezia terrà la “Pedalata per la sicurezza”, manifestazione giunta all’undicesima edizione. Ad organizzarla le associazioni ASD Lamezia Bikers, Raffaele Lamezia Pallavolo, Ciclo Club Lamezia, con la collaborazione di Ciclismo Sicuro ed il patrocinio del comune di Lamezia Terme.
Come di consueto, l’appuntamento sarà in piazza 5 dicembre alle ore 9 dove, prima della partenza vi sarà la simbolica accensione di un suggestivo albero di Natale. Seguirà la ciclopedalata per amatori con velocità moderata, lungo le vie della città di Lamezia Terme, «portando con sé - si legge in una nota - il vivo ricordo di quel sempre presente gruppo di amici, e ricordando la necessaria attenzione sul tema della sicurezza stradale».
Intorno alle 10.30, vi sarà una sosta presso la stele posta sulla statale 18 sul luogo dell’incidente per un momento di raccoglimento, preghiera e benedizione, alla presenza delle autorità civili, militari religiose e delle famiglie presenti. A undici anni di distanza quella domenica è ancora una ferita sanguinante per la comunità lametina.
Una domenica di sole come quelle che solo dicembre sa regalare, un gruppo di amici legati da affetto e passione e poi all’improvviso il buio con una vecchia mercedes che li colpì a morte strappandogli il fiato. Chafik El Ketani era alla guida, si sarebbe scoperto dopo, con sostanza psicotrope in corpo.Condannato il giovane era in libertà e di nuovo alla guida di un auto quando lo scorso ottobre avrebbe causato un nuovo incidente mortale. Ecco perché questo anniversario è ancora più doloroso per i familiari delle vittime.
Allo stesso tempo la pedalata per la sicurezza stradale è divenuto oramai, evento storicizzato per la memoria lametina e per la campagna di sensibilizzazione su un tema nevralgico quale appunto, la tutela di pedoni e ciclisti, configurandosi come monito e campanello d’allarme per le istituzioni e cittadinanza tutta affinché insieme, si possa porre un cambiamento di usi e costumi dove il virtuosismo civico si coniughi ad azioni mirate.
Il nostro impegno – dichiarano gli organizzatori – è quello di tenere sempre vivo il ricordo dei nostri cari amici e continuare la giornaliera battaglia della sicurezza stradale che dovrebbe essere in realtà, un condiviso modus operandi. Anche per la undicesima edizione ringraziamo tutte le forze dell’ordine per il prezioso supporto ed i familiari degli otto amici ciclisti, ai quali dedichiamo ogni anno, il nostro pedalare.