VIDEO | Il caso della associazioni di soccorso della provincia di Cosenza: «Noi con grandissimo coraggio ci alziamo ogni mattina e andiamo a fare il nostro dovere ma abbiamo bisogno di garanzie oggi perché siamo al collasso. Non ne possiamo più»
Tutti gli articoli di Cronaca
È sotto la sede della Cittadella che va in scena l'ennesima rappresentazione della schizofrenia del sistema sanitario calabrese. Tre anni fa la Regione avanzò richiesta di accreditamento alle associazioni di volontariato che prestano servizio nella rete di emergenza. «Noi con grandissimo coraggio ci alziamo ogni mattina e andiamo a fare il nostro dovere - spiega la rappresentante della associazioni di volontariato della provincia di Cosenza, Francesca Camposanto - ma abbiamo bisogno di garanzie oggi perché siamo al collasso. Non ne possiamo più».
Gli uffici del dipartimento Tutela della Salute sono in totale paralisi per mancanza di personale ma soprattutto nel settore autorizzazioni e accreditamenti regna il caos più totale con pratiche che giacciono sulla scrivania inevase da anni. «Noi abbiamo perfezionato tutti gli atti richiesti - aggiunge ancora la responsabile - ma gli accreditamenti sono bloccati e senza questi le associazioni non possono procedere al rinnovo delle convenzioni con le aziende pubbliche bloccate anch'esse da un anno e mezzo circa».
Così da Cosenza si va avanti di proroga in proroga e le associazioni sono strette nella morsa di un ricatto: le attività non possono essere sospese perchè si configurerebbe interruzione di pubblico servizio. «Noi siamo investiti da questa pandemia da un anno e mezzo ma noi il coraggio lo abbiamo avuto di scendere in strada tutti i giorni per combattere il virus, loro non hanno nemmeno il coraggio di affacciarsi dalle finestre. Se questo servizio ancora funziona è merito del sacrificio e della dedizione dei volontari che continuano a garantire un servizio che non funziona più».