È firmato da Elena Stancanelli, Gad Lerner, Sandro Veronesi e Paolo Virzì l'appello postato da Luigi Manconi sul suo profilo Facebook, dal titolo "Contro l'allontanamento coatto del sindaco dalla sua Riace"

"L’allontanamento forzato di Mimmo Lucano dalla “sua” Riace - scrive Manconi -assume un significato politico e culturale che non può essere sfuggito ai magistrati che lo hanno decretato: ci parla di un paese incattivito che si chiude all’accoglienza e all’integrazione dei migranti e dei richiedenti asilo. Suggella un’interpretazione restrittiva delle normative vigenti, finalizzata a dissuadere le buone pratiche degli amministratori locali e del volontariato sociale, anticipando gli effetti nefasti del Decreto sicurezza col quale lo straniero viene ridotto a presenza minacciosa da concentrare in ambiti separati, limitandone la libertà personale e l’inserimento in attività produttive o socialmente utili. Rivela la volontà di mortificare la realizzazione di modelli alternativi al pensiero xenofobo, calpestando i diritti delle minoranze.


L’esilio in patria di Mimmo Lucano, sulle cui alte finalità e sul cui disinteresse personale neanche la pubblica accusa ha manifestato alcun dubbio, rappresenta un’umiliazione della coscienza democratica che lo Stato avrebbe il dovere di tutelare. Per questo chiediamo che si giunga al più presto alla revoca di un provvedimento ingiusto e odioso".