COSENZA - Il Tar ha respinto il ricorso presentato dalla lista Hettaruzzu Hebdo, ricusata dalla Commissione circondariale di Cosenza. L'esame della documentazione depositata dal candidato a sindaco Vincenzo Iaconianni aveva evidenziato che la sottoscrizione di quattro dei ventuno aspiranti consiglieri comunali era stata autenticata da funzionari di municipi diversi da quello di Palazzo dei Bruzi, in contrasto con le norme in materia. Il Tribunale Amministrativo ha condiviso questa tesi affermando che, nell'ambito di una competizione elettorale, tutte le firme vanno autenticate seguendo il principio della pertinenza e della territorialità. Con l'esclusione dei quattro aspiranti consiglieri, la lista contrassegnata dal simbolo Hettaruzzu Hebdo, rimane con soli 17 candidati, al di sotto della soglia minima prevista dalla legge. Per questo Iaconianni è stato escluso dalla corsa elettorale. I delegati hanno annunciato che non ricorreranno al Consiglio di Stato.

 

Cosenza popolare - Respinto dal Tar anche il ricorso relativo alla ricusazione della lista Cosenza Popolare, presentato dal movimento che fa capo alla famiglia Gentile dopo l’esclusione decisa dalla commissione elettorale di Palazzo dei Bruzi. L'organismo di controllo locale aveva deciso di escludere Cosenza Popolare perché le accettazioni di candidatura dei singoli candidati erano state firmate su moduli datati, non contenenti le prescrizioni in materia di incandidabilità introdotte dalla legge Severino.