L'iniziativa presentata a Palazzo dei Bruzi sarà condotta insieme ad associazioni e istituti scolastici
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L’abuso di droga e di alcol in giovanissima età, spesso addirittura pre-adolescenziale, è diffuso molto più di quanto si pensi e registra casi che, proprio in virtù dell’età degli interessati, presentano problemi di psicosi oltre ai disagi di base legati alla dipendenza. Nell’ottica dell’importanza di fare prevenzione e di un’attenzione sempre accesa su queste tematiche, si inseriscono due progetti promossi dall’Amministrazione comunale di Cosenza e illustrati a palazzo dei Bruzi.
Investimento da 25 mila euro
Con il coinvolgimento principale di diversi istituti scolastici di media inferiore e superiore e del Sert, il Servizio per le Tossicodipendenze, i due progetti prescelti, per un investimento complessivo di 25mila euro, dal titolo Il vuoto e il pieno: tra dipendenza e solitudine e Teencontro sono stati rispettivamente ideato dalla società cooperativa Teatro in note e dall’associazione di pedagogisti calabresi Cepedù. L’introduzione al tema è toccata all’assessore alla Scuola, Matilde Spadafora: «Le tendenze a cui ci rivolgiamo riguardano sempre più una fascia di giovani e giovanissimi. La scuola diventa dunque il referente più importante. L’Amministrazione insiste sul concetto che vuole farci sentire tutti parte di una comunità educante, perché la scuola e la famiglia da sole non possono far fronte a tutto. Viviamo in una società liquida – ha evidenziato – e da soli non si arriva lontano. Come istituzione puntiamo a responsabilizzare i ragazzi, affidando loro l’impegno di partecipare a questi progetti. La nostra linea segue infatti l’impegno educativo con una metodologia che li metta in gioco in prima persona».
Sostegno pedagogico e supporto alle famiglie
Di cultura della conoscenza ha parlato il dirigente al settore Educazione del Comune, Mario Campanella: «Nel fare prevenzione è per noi fondamentale il linguaggio – ha detto - Andiamo anche oltre i nostri compiti istituzionali, volendo dare a questa età così critica un dato di presenza pedagogica. È noto che la presenza sia il migliore antidoto all’alienazione. Con queste due iniziative il Comune viene incontro al mestiere più difficile, il mestiere del genitore. Spesso le famiglie, nonostante gli insegnamenti dati, si trovano di fronte a una dispersione da branco. Compito del Comune, anche proprio dal punto di vista semantico, sarà quello di individuare una serie di iniziative per coinvolgere diversi attori, non per niente, ad esempio, sensibilizzeremo gli esercenti che somministrano super alcolici. Chiederemo loro di vigilare e di rispettare le regole. In particolare – ha aggiunto Campanella - abbiamo scelto il progetto della Cepedù e quello di Teatro in note perche sappiamo quanto sia importante utilizzare l’arte, il teatro, la creatività per sublimare esigenze che la società non riesce a fronteggiare. Certo, non risolviamo definitivamente i problemi ma possiamo contribuire a prevenirli».
Concorso per i lavori più meritevoli
I progetti sono stati illustrati dallo psicologo Gaetano Marchese, di Teatro in note, e da Fabiola Ammirata, dell’Associazione Cepedù. Sono inoltre intervenuti Gianfranco Bonofiglio, insegnante, giornalista e consulente a titolo gratuito per la legalità del sindaco Occhiuto, la presidente della Commissione Cultura e delegata del sindaco al terzo settore, Alessandra De Rosa, e Maria Francesca Qualtieri, del Sert. Al progetto di Teatro in note sono inoltre legati due concorsi: uno di scrittura creativa e uno di cortometraggi, questi ultimi dovranno essere girati obbligatoriamente nel centro storico di Cosenza.