Soccorsi in mare dalla ong tedesca mentre erano su una barca in legno sovraffollata. In attività mediatori e volontari, presidiato dalle forze dell’ordine l’hotspot con due tensostrutture riscaldate
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È di nuovo la nave Humanity 1 dell’ong tedesca, che già lo scorso 23 novembre aveva condotto fino al porto di Reggio Calabria, 70 migranti, ad approdare nella città dello Stretto dopo un nuovo soccorso in mare. Questa volta i migranti sono 82, di cui due minori non accompagnati, soccorsi a largo di Lampedusa qualche giorno fa. Provengono da Bangladesh, Pakistan, Egitto e Senegal.
Ieri la Prefettura di Reggio ha allertato la macchina dell’accoglienza. Sono entrati in attività mediatori, operatori delle Ong e volontari del Coordinamento diocesano sbarchi della Croce Rossa, che ha in gestione l’hotspot.
Sul molo di Ponente del porto di Reggio, presidiato dalle forze dell’ordine, vi sono infatti due tensostrutture allestite da Prefettura e Comune per accogliere i migranti in un ambiente riscaldato. Qui attenderanno le varie destinazioni.
La questura si occupa del fotosegnalamento e dell’identificazione, mentre alle visite mediche provvede il personale dell’Usmaf, ufficio di Sanità marittima, aerea e di frontiera.
«Quando Humanity 1 ha raggiunto la barca di legno, inadatta alla navigazione e sovraffollata, questa stava già inclinandosi da una parte», si legge sul sito della ong tedesca che riferisce anche di aver dovuto attivare subito dopo il soccorso «un piano di emergenza sanitaria a causa delle condizioni critiche dei sopravvissuti. Vi erano persone con ipotermia anche grave, qualcuna necessitava di ossigenoterapia iniziale a causa dell'inalazione di acqua di mare. La maggior parte soffriva di disidratazione e lieve ipotermia per aver trascorso due giorni in acqua in condizioni meteorologiche avverse».
Si tratta del quinto sbarco al porto di Reggio Calabria nel 2024 e del terzo in sole due settimane.