Il legale del ragazzo pestato a Crotone ha parlato del processo e del nuovo indagato, il 32enne che causò lo scambio di persona con un messaggio: «Per fortuna un Gip ha accolto la nostra tesi. Per adesso si parte con l'accusa di tentato omicidio, ma in caso di decesso il procedimento si sposterà in Corte d'assise a Catanzaro» (ASCOLTA L'AUDIO)
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Il prossimo 3 aprile ci sarà la nuova udienza del processo per la brutale aggressione a Davide Ferrerio, il povero giovane bolognese ridotto in fin di vita dopo il pestaggio subito a Crotone nell'agosto dello scorso anno. La novità è il nuovo indagato individuato in A.C., 32 anni, di Petilia Policastro, dopo la sua l'imputazione coatta con l’accusa di concorso anomalo in tentato omicidio.
Il gip del Tribunale di Crotone, Romina Rizzo, ha riconosciuto i fatti che avevamo ricostruito assieme all’avvocato della famiglia Ferrerio, Fabrizio Gallo, all’indomani del rinvio dell’udienza preliminare, come richiesto dai familiari della vittima nel febbraio scorso
E proprio all’avvocato Gallo che abbiamo raggiunto telefonicamente a Roma, abbiamo chiesto se proprio quella ricostruzione fatta, che era uno dei motivi della richiesta di rinvio dell’udienza preliminare, si sia rivelata corretta.
«Sì, avevamo ricostruito bene la vicenda ed avevamo riferito che il 31enne aveva assunto un comportamento causale e determinante rispetto a quello che è accaduto a Davide e per fortuna un Gip ha accolto pienamente la nostra tesi», ha affermato l'avvocato Fabrizio Gallo.
Avvocato, cambia ora qualcosa nel processo nei confronti degli altri coinvolti direttamente con questo altro imputato?
«Riguardo le posizioni degli altri imputati in realtà non cambia il processo, perché noi il 3 aprile prossimo noi celebreremo il processo ai 4 indagati, e se il Giudice farà in tempo, inserirà, anche per l’udienza del 3 aprile stesso, il trentunenne; altrimenti disporrà il rinvio ed a giudizio verrà riunito in una fase successiva del nostro processo che entrerà nella fase viva proprio il 3 aprile».
Come sta Davide ora, se è consentito chiedere come possa stare un ragazzo nelle sue condizioni?
«Le condizioni di Davide purtroppo rimangono gravissime, attualmente è stato spostato in una clinica di lungo degenza, senza alcuna speranza. L’hanno spostato dalla rianimazione proprio perché dal punto di vista clinico non si può fare più nulla. Finirà gli ultimi suoi giorni in questa clinica. Cambierà ovviamente l’imputazione qualora Davide dovesse morire. Si inizierà ora il processo per tentato omicidio, chiederanno alcuni il rito abbreviato; in caso di morte, l’ordinanza ammissiva di questo rito abbreviato sarà revocata, perché l’omicidio aggravato è ostativo del rito abbreviato e si procederà presso la Corte d’Assise di Catanzaro».