«Sono molto delusa. I 25 milioni di euro stanziati dal governo a favore dell'aeroporto di Reggio Calabria rischiano di essere buttati al vento per colpa della strategia miope portata avanti da Sacal». Così la deputata del Movimento 5 Stelle Federica Dieni, che ha commentato la presentazioni degli interventi di riqualificazione e ammodernamento dello scalo reggino, fatta oggi nella città dello Stretto alla presenza del vice ministro dell’Economia, la compagna di “partito” Laura Castelli.
«Una delle principali criticità del "Tito Minniti", così come certificato anche dall'Enac - aggiunge la parlamentare -, riguarda l'isolamento dello scalo dal territorio circostante. Il deficit di collegamenti ha, com'è ovvio, un impatto non irrilevante sul traffico passeggeri di un aeroporto che potrebbe far registrare ben altri numeri».

 

«La conferenza stampa di questa mattina - continua Dieni - ha invece messo in evidenza la strategia di corto respiro di Sacal, che ha pensato bene di investire le ingenti risorse garantite dal governo per rendere 'più bello' uno scalo che corre il serio pericolo di diventare una cattedrale nel deserto. Certo, nessuno mette in dubbio la necessità di adeguare dal punto di vista sismico l'aerostazione (3,5 milioni), ma non sono troppi tre milioni di euro per la demolizione di ruderi pericolosi? E l'ammodernamento del parcheggio, per una spesa di 1,5 milioni, non potrebbe diventare superfluo se quello stesso parcheggio rischia di rimanere vuoto? E ancora: era davvero imprescindibile lo stanziamento di 5,5 milioni di euro per riqualificare i pavimenti dello scalo, o quello da due milioni per evitare l'intrusione dei droni?».
«Quel che appare chiaro - conclude - è che questi 25 milioni, a causa del progetto di Sacal, non toglieranno l'Aeroporto dello Stretto dal suo storico isolamento e non modificheranno di una virgola l'attuale situazione di uno scalo che, pur avendo ricevuto fondi straordinari dal governo centrale, rischia la marginalità nel sistema di trasporti regionale e nazionale».