Quel comunicato stampa diramato dalla Prefettura di Crotone a seguito dell’incontro in videoconferenza sull’aeroporto, al comitato cittadino non è proprio andato giù. La riunione, sollecitata dallo stesso comitato, doveva servire per fare il punto sullo scalo pitagorico, a seguito della ripresa dei collegamenti operati da Ryanair, che erano stati sospesi durante l’emergenza pandemica. A tal proposito, Sacal ha informato che saranno garantiti 4 voli per Bergamo e 2 per Bologna entro fine giugno, ma per il Comitato il numero di tratte è ancora insufficiente a garantire il diritto alla mobilità del territorio, nonostante la soddisfazione espressa dal prefetto nella nota stampa.

Un’elemosina

«Il messaggio che passa da quel comunicato è che vada tutto bene, ma non è così. Sei voli a settimana – spiega Giuseppe Martino del Comitato cittadino aeroporto Crotone - in piena stagione estiva ci preoccupano, non si può dire che vada tutto bene. È solo un’elemosina, che non possiamo accettare. Se in estate avremo sei voli, in inverno non avremo nulla. Dicono che in Calabria si attendono un milione di turisti, ma a Crotone come faranno ad arrivare?».

Piano industriale e oneri di servizio

Il Comitato non ha mai risparmiato critiche alla gestione della Sacal e anche oggi torna a puntare il dito contro la società: «Sul piano industriale ripete quello che dice sempre: “È volontà della società gestire e rilanciare l’aeroporto di Crotone” ma nei fatti viene smentita».

Nel corso della riunione è stata affrontata anche la questione degli oneri di servizio: dopo il bando andato deserto, bisognerà rifare una nuova gara. «Ci sono diverse difficoltà e quello che abbiamo capito è che saranno escluse le tratte Torino e Venezia, per concentrarsi solo sul volo per Roma, che sarà comunque ridimensionato».

L’amarezza del comitato

Ma dalla riunione è emersa anche un’altra novità: «L’Enac – prosegue Martino - ha confermato la volontà di Protezione Civile e Regione Calabria, con la consapevolezza della Prefettura, che l’aeroporto verrà destinato ad hub vaccinale. Noi del comitato siamo assolutamente a favore dei vaccini anti-Covid, ma crediamo che nel territorio crotonese si possano trovare altre strutture da destinare ad hub vaccinale».

«Noi siamo molto amareggiati, il messaggio che è passato da quel comunicato stampa della Prefettura è che vada tutto bene. Per noi non va bene, per i malati oncologici che devono curarsi fuori non va bene. Ci restano i viaggi della speranza e non possiamo accettare che l’unica alternativa siano i pullman: 22 ore per arrivare a Bergamo» aggiunge Martino.

All’incontro, erano presenti Sacal, Enac, Regione Calabria e Provincia di Crotone. Assenti i sindaci di Crotone e di Isola di Capo Rizzuto, nei cui territori ricade l'infrastruttura: «È stata una scelta del prefetto non invitarli, non certo del comitato. Noi abbiamo più volte ribadito la necessità della presenza dei due primi cittadini».