Addio al compagno ultrà Salvatore Iaccino. “Uccello”, per tutti. Anima degli ultrà rossoblù, cuore pulsante del gruppo Cosenza Vecchia di cui fu fiero rappresentante. Cresciuto nel rione del centro storico, ha vissuto la sua vita in modo istrionico, sfuggendo con la militanza politica e di curva a logiche che, troppo spesso, ingabbiano l’anima di chi nasce e cresce nelle periferie. Amava la musica, la vita, la mescolanza delle culture da cui ripeteva di voler apprendere tutto il possibile.

Crudele, con lui, un destino talvolta scritto con la mano della repressione e non con quella della solidarietà. Quella solidarietà che lui non negò mai a nessuno. Come quando nel 2000 sbarcarono migranti curdi a Crotone e li accolse come fratelli, portandoli allo stadio per un derby, sventolando mille bandiere e inneggiando ad una terra senza frontiere. Continua a leggere su Cosenza Channel