Il sindaco di Acquaformosa, paese in provincia di Cosenza, ha diffidato pubblicamente e in maniera formale le Ferrovie della Calabria. Il motivo del contendere è una fermata non rispettata nel tragitto quotidiano della corsa delle 13.10 che da Castrovillari dovrebbe terminare, appunto, ad Acquaformosa. A detta del primo cittadino Gennaro Capparelli, che ha raccolto le lamentele dei suoi concittadini, invece non va oltre il comune di Lungro. Il tutto sta generando problematiche non trascurabili e legate alla ripresa delle attività scolastiche nel circondario. Nella sua lettera, indirizzata anche alla Procura della Repubblica del Tribunale di Castrovillari e all’Assessorato regionale Infrastrutture, pretende l’immediato ripristino della tratta.

«Studenti abbandonati a se stessi»

Capparelli denuncia che nessuna comunicazione è giunta all’amministrazione da egli guidata e che «le Ferrovie della Calabria, in maniera del tutto illegittima ed arbitraria, omettevano di effettuare il trasporto dei ragazzini (tutti minorenni) di Acquaformosa presso il loro comune di residenza». Il sindaco evidenzia altresì come gli studenti siano lasciati «nel territorio del comune di Lungro abbandonati a se stessi e senza alcun avvertimento per le rispettive famiglie».

La richiesta del sindaco di Acquaformosa

Su queste basi, il sindaco bolla come «deprecabile» l’atteggiamento di Ferrovie della Calabria e chiede che da domani 1 ottobre venga riattivata «la corsa scolastica Castrovillari-Acquaformosa delle 13,10». Il tutto «con avvertimento espresso che, in difetto, verranno intraprese iniziative anche clamorose per il ripristino del rispetto e della dignità dei cittadini pesantemente offesi da questo atteggiamento».