Hanno atteso pazientemente per circa due settimane. Hanno fatto segnalazioni, chiamato tutti i numeri possibili del Comune di Reggio Calabria. In qualche caso c’è stata la rassicurazione sul fatto che il problema sarebbe stato risolto. Ma a distanza di oltre 15 giorni, gli abitanti del quartiere Condera di Reggio Calabria hanno detto basta scendendo in strada per rivendicare il sacrosanto diritto ad avere l’acqua in casa. L’emergenza idrica è una piaga con cui la città di Reggio Calabria deve fare i conti ormai da decenni.

«O acqua o guerra»

Ma in queste giornate di caldo afoso, con una temperatura che non accenna a diminuire, vivere senza neppure la possibilità di fare una doccia, di sciacquarsi o persino di poter utilizzare i servizi igienici in modo appropriato, ha messo a durissima prova la resistenza degli abitanti. Che questa mattina sono scesi in strada con tanto di striscioni: “O acqua o guerra”. Una dichiarazione molto semplice e chiara di quelle che sono le intenzioni dei residenti.

Occupata la strada principale

Del resto, a Condera come anche in altre zone cittadine, la situazione è davvero drammatica e assolutamente indegna di una città che voglia dirsi civile nel 2021. Privare i cittadini del diritto all’acqua, bene primario per eccellenza, significa impedirne le più normali attività quotidiane. I residenti di Condera sono imbufaliti e cercano risposte. Per questo hanno occupato la strada principale in attesa che qualcuno possa finalmente intervenire e mettere fine ad un calvario che dura da un tempo irrispettoso della dignità delle persone. È ora che il Comune provveda a sistemare questa faccenda, come le altre riguardanti l’acqua nelle abitazioni. Tutto il resto saranno solo chiacchiere.