Dopo aver sferrato due fendenti, il 49enne si è rifugiato in casa. Raggiunto dai carabinieri ha confessato: per lui sono scattate le manette con l'accusa di tentato omicidio
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E’ sabato sera quando un uomo, palesemente affannato e sofferente, chiede l’intervento dei carabinieri a Borgia nel Catanzarese: il cognato gli ha appena sferrato almeno due coltellate al fianco e al gluteo. L’operatore della centrale, dopo aver informato i sanitari del 118, allerta le pattuglie sul territorio e invia sul posto i militari della competente stazione di Borgia e i colleghi del Nucleo Operativo e Radiomobile di Catanzaro.
Una volta giunti in loco la scena e chiara: una grossa macchia di sangue per strada e la vittima, poco distante, già medicata dai sanitari appena giunti con l’ambulanza. Del reo non vi è traccia ma gli altri familiari lì presenti indicano ai militari che Domenico Vatrano, di 49 anni, si è rifugiato in casa ed è lì, infatti, che viene ritrovano. Da qui la confessione dell’accoltellamento al culmine di una violenta lite e poi la consegna spontanea del coltello con il quale aveva sferrato i fendenti, posto sotto sequestro. Mentre il ferito veniva trasportato in ospedale e ricoverato non in pericolo di vita, il cognato veniva tratto in arresto con l’accusa di tentato omicidio e associato al carcere di Catanzaro Siano.
l.c.