VIDEO | Uno dei più illustri politici della storia di questa provincia: ha ricoperto ogni ruolo possibile e con il suo Codice ha lasciato alla Calabria un tesoro di inestimabile valore
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Giurista, bibliofilo, soprattutto politico: un pezzo di storia della politica calabrese, nel cui agone ha ricoperto ogni ruolo possibile. Domenico Romano Carratelli, scomparve esattamente un anno fa, vittima di un male che ha sopraffatto anche la sua tenace tempra. Se ne andò in silenzio, nell’Italia che aveva appena conosciuto gli effetti devastanti della pandemia ed il lockdown. Niente funerali, nessun solenne tributo alla memoria di un uomo di cultura e di potere per circa quarant’anni sulla breccia in una Vibo Valentia che aveva già perso il suo ex collega Antonino Murmura.
Un anno dopo Vibo Valentia lo ricorda. La pandemia è sempre in atto, le limitazioni stringenti, ma in tanti si sono ritrovati stamani nella Chiesa di Santa Maria La Nova, rispondendo all’invito di Teresa Saeli, che ha condiviso la vita ed ogni oltra passione con Mimmo Carratelli fino al all’ultimo saluto. Dal sindaco Maria Limardo, affiancato da diversi rappresentanti della sua amministrazione, al comandante provinciale dell’Arma Bruno Capace e dal comandante del Reparto operativo Alessandro Corda, fino a numerosi amministratori locali, professionisti, cittadini, amici di sempre.
La solenne liturgia, officiata da don Enzo Varone, ha così contribuito a ravvivare il ricordo di un illustre politico che è stato consigliere comunale e sindaco di Tropea, consigliere comunale di Vibo, consigliere regionale, presidente del Consiglio regionale, assessore regionale, deputato, sottosegretario di Stato. Un politico che, negli ultimi anni della sua vita, con il ritrovamento di quello che è stato poi ribattezzato come Il Codice Carratelli, ha lasciato un tesoro di straordinario valore culturale ad una regione, la Calabria, che ha amato profondamente.