Il re della cocaina potrebbe essere sottoposto a un nuovo processo nel paese sudamericano: il suo arrivo in Italia slitterebbe dunque al termine del giudizio
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Potrebbe slittare l’estradizione in Italia del boss della 'ndrangheta Rocco Morabito, detenuto da più di un anno a Brasilia. Avrebbe, infatti, commesso dei reati in Brasile per i quali l'estradizione potrebbe essere posticipata sino alla fine di un eventuale processo. Lo rende noto la stampa locale.
Cinquantasei anni, è ritenuto uno dei più potenti trafficanti internazionali di droga al mondo. L'estradizione è stata votata dalla Corte suprema il mese scorso e la sua esecuzione dipende dall’autorizzazione del presidente della Repubblica, Jair Bolsonaro.
Prima di essere arrestato e condotto in carcere nel 2011, Rocco Morabito, con la partecipazione del suo connazionale Vincenzo Pasquino, avrebbe acquistato stupefacenti dal cartello brasiliano Primo comando della capitale e li avrebbe venduti a trafficanti brasiliani, che li avrebbero poi distribuiti in località del litorale di San Paolo come Guarujà. Visti questi presunti ulteriori reati commessi in Brasile, la giustizia ha decretato la detenzione preventiva di Morabito, che è già agli arresti nel penitenziario federale di Brasilia.
Secondo un esperto consultato da Tv Globo, se Morabito fosse formalmente incriminato per narcotraffico in Brasile, potrebbe essere deportato in Italia solo quando il caso si fosse concluso. Ma tale opinione non è unanime e, secondo altri giuristi, Morabito potrebbe rientrare in Italia prima della conclusione di un eventuale nuovo processo. Il ministero della Giustizia brasiliano ha intanto riferito di “accompagnare” il caso ma non si è pronunciato in merito.