Dopo le inchieste che hanno fatto tremare il Comune, la manifestazione organizzata dai sindacati e dalle associazioni dell’area urbana e che ha visto sfilare anche la deputata M5s Anna Laura Orrico: «Importante essere al fianco dei cittadini»
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Una manifestazione contro tutte le mafie ha sfilato oggi pomeriggio per le vie di Rende, i cui amministratori sono stati coinvolti in due inchieste giudiziarie nell’arco di poco più di un mese e mezzo. La prima è partita dalla Dda di Catanzaro, la seconda dalla Procura di Cosenza.
Il corteo, promosso da Cgil Cosenza, Uil Cosenza, Cisl Cosenza, Faisa-Cisal, ha ricevuto l’adesione di una ventina di associazioni che operano sul territorio. L’unico partito politico presente a livello nazionale ad aver dato l’adesione nei giorni scorsi era stato il Movimento Cinque Stelle. Stamattina hanno aderito anche i Verdi e Articolo 1. In piazza c’era la deputata Anna Laura Orrico, che già dopo gli arresti effettuati ad inizio settembre partecipò ad un incontro pubblico a Rende in cui si invocavano le dimissioni di Manna. Mescolati tra la folla diversi consiglieri di minoranza che di recente hanno richiesto una sessione straordinaria dell'assise per discutere della situazione dell’Ente.
«È importante essere al fianco dei cittadini per testimoniare un no alla presenza delle mafie all'interno delle istituzioni - ha spiegato Orrico -. Il nostro è un no anche alla politica che non fa un passo indietro quando c'è anche solo il sospetto di un'infiltrazione della criminalità organizzata al proprio interno. È un discorso che non riguarda solo Rende, ma tutta la Calabria che è la regione che vanta il triste primato delle commissioni d'accesso. Spetta a noi affiancare la gente quando decide di metterci la faccia per invocare istituzioni pulite».
Gli organizzatori della manifestazione di Rende hanno spiegato che i presenti vogliono dare un calcio alla mafia fuori dalla politica e dall’economia. Ritengono che sia l’unico modo per garantirne agibilità e accessibilità, mantenendo saldo il principio delle pari opportunità. In tutto 300 persone hanno dato vita ad una fiaccolata pacifica giunta nei pressi del municipio, luogo tenuto simbolicamente a distanza.
Nel comunicato di presentazione dell'evento era stata evidenziata la forte permeabilità delle istituzioni alle organizzazioni criminali, una permeabilità che si fa ogni giorno sempre più estesa. «Un'intera collettività, non solo dell'area urbana, è interessata da un sistema di corruzione che va fronteggiato con atti e iniziative come questa, che non resterà un caso isolato. Siamo contenti delle presenze e delle adesioni - ha evidenziato Umberto Calabrone, segretario della Cgil Cosenza - pertanto non evidenzieremo noi le assenze. Il messaggio che lanciamo da questa manifestazione di Rende è che c'è una comunità sana pronta a ribellarsi ad ogni tipo di infiltrazione mafiosa».