«Nel 2024 eseguiti 58 mila controlli con 1.383 persone denunciate, circa 1.900 illeciti amministrativi, per un ammontare di sanzioni pari a oltre 2 milioni e 600 mila euro. In aumento arresti per gestione illecita rifiuti, inquinamento e coltivazioni di cannabis. Condotte illecite dal punto di vista ambientale diffuse in tutto il territorio calabrese. Nel Reggino preoccupano i rifiuti nei corsi d’acqua e nelle aree degradate». Così il colonnello Giovanni Misceo, comandante Carabinieri Forestali della Calabria, in occasione dell’odierna conferenza stampa convocata presso la sala Garcilaso De La Vega del Castello Aragonese di Reggio Calabria dalla Legione Carabinieri Forestale, per illustrare i risultati dell’attività operativa condotta nel corso del 2024 in Calabria.
Nell’occasione è stato presentato anche il calendario Cites 2025 del Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari dei Carabinieri, quest’anno con un focus sul Sud America. Presente, con le autorità, una delegazione di studentesse e studenti del Liceo Classico Tommaso Campanella di Reggio Calabria.

«L’ambiente è quello che lo Stato, la legge, ci affida. Siamo custodi dell’ambiente, della natura e del patrimonio forestale. Anche quest’anno – prosegue il colonnello Misceo – è stato un anno molto intenso. Gli illeciti penali e amministrativi sono stati in linea con gli anni precedenti, con un aumento però del numero degli arresti in materia di rifiuti, inquinamento ambientale e gestione illecita di piantagioni di cannabis. È sempre la mano dell’uomo la causa, purtroppo, che sia una partecipazione colposa o dolosa all’evento reato. E i roghi, la violazione dei vincoli idrogeologici, i tagli abusivi, i tagli fortuiti, gli incendi, sono tutti fenomeni che vanno a minare l’assetto del territorio e quindi a riflettersi automaticamente sulla salute dell’uomo, al pari degli inquinamenti».

Rischio per la salute, tutela dell’ambiente e prevenzione

«Tra i principali fattori di rischio per le matrici ambientali verso cui si riversa la strategia operativa dell’Arma Forestale, si registrano gli attacchi al territorio, gli incendi boschivi, questi ultimi tra le principali cause dell’aggravamento del dissesto idrogeologico, le diverse forme di illecita gestione dei rifiuti, tra cui le combustioni e il traffico organizzato, gli inquinamenti ambientali, tutte fonti di alterazioni sistematiche degli habitat e degli ecosistemi naturali, di forte perturbazione per l’ambiente, il suolo, i corsi d’acqua ed i mari, con preoccupanti conseguenze per la qualità della vita e la salute dei cittadini. Gli incendi, i rifiuti e tutti quei reati connessi alla tutela del territorio e alla violazione delle norme in materia sono i settori in cui siamo sempre impegnati. Nonostante ciò, abbiamo comunque intensificato quest’anno l’attività di prevenzione, aumentando il numero dei controlli. L’utilizzo dei droni, per esempio, è stato proficuo».

«Il livello di criminalità è omogeneo su tutto il territorio, ma nel Reggino ci sono fenomeni più accentuati relativi allo smaltimento dei rifiuti, in particolare nelle fiumare o in alcune aree un po’ più degradate. Lì cerchiamo però di operare con la prevenzione e con l’educazione, soprattutto verso i più giovani».

Dati positivi

Per quanto riguarda gli incendi boschivi, il quadro è positivo: «Abbiamo avuto un calo della superficie bruciata, e questo significa che c’è stata una maggiore prevenzione. E su questo mi piace sottolineare l’impegno sinergico con l’arma territoriale, che è fondamentale. Abbiamo lavorato insieme con i comandi provinciali su tutto il territorio regionale per intensificare la prevenzione e incrementare il numero di pattuglie, proprio per prevenire gli incendi boschivi.
Dobbiamo anche evidenziare, sul fronte del fenomeno bracconaggio e della nostra operazione Adorno che protegge il passaggio sullo Stretto dell’avifauna che proviene dall’Africa e si reca verso l’Europa Centrale, è ancora in diminuzione il trend degli illeciti. Questo è un segnale incoraggiante – sottolinea Giovanni Misceo – che evidenzia la crescita del senso civico».

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