Bagno di folla e tanta commozione a Marina di Gioiosa Jonica, che si è fermata oggi pomeriggio per l’ultimo saluto a Vincenzo Cordì, il cameriere 42enne bruciato vivo all’interno della sua automobile a San Giovanni di Gerace nel novembre scorso e dalle cui indagini è emersa una pesante accusa di omicidio nei confronti della moglie, arrestata insieme all’amante e al figlio.

Le esequie, celebrate nella chiesa di San Nicola di Bari a tre mesi dal delitto, sono state autorizzate soltanto dopo l’esecuzione dell’autopsia sul corpo dell’uomo. Decine le corone di fiori deposte all’esterno della chiesa, mentre sulla bara spicca una sciarpa bianconera della Juventus, di cui Vincenzo era grande tifoso.

Nel corso della sua omelia il parroco don Massimo Nesci ha rivolto un pensiero ai familiari, dilaniati dal dolore, nella speranza che possano trovare presto pace ma soprattutto giustizia, senza dimenticare di esprimere un plauso per il lavoro svolto dalle forze dell’ordine. Ad accompagnare il feretro i compagni di lavoro di un noto ristorante di Roccella, che non hanno voluto dimenticare il collega ma soprattutto l’amico.