Attivato dal commissario prefettizio il Centro operativo comunale mentre la Protezione civile ha messo a disposizione un mezzo per l'approvvigionamento idrico. La situazione però è diventata insostenibile
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Senz'acqua nelle case da più di due settimane. Se non è un incubo, poco ci manca. Gli abitanti di contrada Carrà, nel comune di Maida, si dicono stremanti, stanchi di fare i conti con l'ennesimo disservizio idrico e con le inevitabili ripercussioni negative registrate nella vita di tutti i giorni. Un problema divenuto insostenibile e che ha portato il commissario prefettizio Costanza Pino, attualmente alla guida del comune della provincia di Catanzaro, ad attivare, attraverso il decreto numero 2 del 14 marzo, il Centro Operativo Comunale (Coc) fino a cessata emergenza «per eccezionali eventi di gravissima carenza idrica».
Una decisione ritenuta necessaria «per porre in essere, nei termini di somma urgenza, ogni azione utile per un approvvigionamento idrico ai residenti di contrada Carrà, anche al fine di scongiurare - si legge nel documento - proteste di ordine pubblico dovute all’esasperazione della popolazione interessata, che continua a registrare detta carenza, che nonostante gli sforzi posti in essere sin dall’immediatezza, anche con il supporto fino ad oggi di Sorical Spa, non hanno sortito gli effetti sperati». A causare la sospensione della fornitura idrica, in questo caso, sarebbe stato un problema verificatosi nel pozzo di località Vernà.
Per contenere il disagio vissuto dalle famiglie della zona situata al confine con il territorio di Caraffa, la Protezione Civile della Regione Calabria ha messo a disposizione un servizio di autobotte per il rifornimento dell'acqua. E così alcuni residenti, con bidoni e bottiglie al seguito, non hanno perso tempo per raggiungere il mezzo della Prociv ed approvvigionarsi con ciò che al momento i rubinetti delle case non restituiscono. Una soluzione "tampone" in attesa che il disservizio idrico possa risolversi al più presto restituendo alle famiglie la possibilità di disporre di un bene essenziale per la salute, la cura e l'igiene.
Sui social, inevitabilmente, numerosi utenti del web hanno riversato il proprio malcontento per la situazione di estrema difficoltà venutasi a creare a causa della prolungata assenza di acqua nelle abitazioni della popolosa contrada di Maida. Ciò che risalta inoltre, tra i vari commenti, è la preoccupazione circa i tempi di risoluzione del problema. I cittadini del Carrà auspicano di veder scorrere quanto prima dai rubinetti delle proprie case il prezioso liquido e che, soprattutto, possano essere messi in atto progetti e soluzioni durature per evitare il ripetersi di simili episodi.