Condizioni igieniche inadeguate, locali non funzionali e utilizzati solo al cinquanta percento. E gli operatori della centrale operativa del 118 nel fine settimana sono senza riscaldamento
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Costa 239 mila euro l’anno l’affitto della sede Asp di Serra Spiga a Cosenza, finita nei giorni scorsi al centro delle polemiche per le condizioni igieniche inadeguate delle stanze in cui era stata temporaneamente allocata anche la sede dell’Usca, poi trasferita in via degli Stadi.
Ambienti inadeguati
Questo gruppo di edifici, che esternamente si presentano fatiscenti, ospita la centrale operativa del 118 e poi alcune attività della medicina territoriale, tra le quali la neurologia. Gli spazi disponibili sono molto ampi, ma gli ambienti appaiono malsani e inadeguati.
Ventimila euro al mese
E visto il costo gravante sulle casse dell’ente, circa ventimila euro al mese, la sensazione è che non dovrebbe essere particolarmente difficile trovare sul mercato una sede più funzionale ed anche più conveniente sul piano finanziario.
Locale sottoutilizzato
Inoltre l’intero complesso è utilizzato solo al cinquanta per cento. E poi c’è da considerare anche il disagio proprio per gli operatori del 118, in servizio a turno h24: di sabato e domenica d’inverno restano senza riscaldamenti. L’impianto infatti, è centralizzato e, con gli uffici chiusi, anche i termosifoni restano spenti nel fine settimana. Per cui bisogna attrezzarsi con stufe e condizionatori.
Sfratto sfumato
Secondo alcune indiscrezioni, qualche tempo fa l’associazione proprietaria della struttura, avrebbe tentato di sfrattare l’Azienda sanitaria poiché intendeva costruirvi un complesso residenziale. Ma poi, vista anche la crisi del settore immobiliare, si apprende da fonti qualificate, avrebbe desistito. Forse per l’Asp sarebbe stato invece un colpo di fortuna, per scrollarsi di dosso l’oneroso peso di questa locazione.