CALABRIA - Domani suonerà la prima campanella del nuovo anno scolastico anche per gli studenti calabresi.Un rientro in classe che coincide con l'avvio della consultazione sulle Linee guida per la scuola varate dal Governo la scorsa settimana. E con le proteste degli studenti che annunciano flash mob davanti alle scuole. In verità tanti ragazzi hanno già rimesso lo zaino in spalla perché Abruzzo, Molise, Valle d'Aosta e le province di Bolzano e Trento hanno anticipato di qualche giorno la ripresa delle lezioni e, in virtù dell'autonomia, tanti istituti, a macchia di leopardo sul territorio, hanno fatto lo stesso. Ma la gran parte degli alunni tornerà tra i banchi domani..

LA DICHIARAZIONE DEL MINISTRO GIANNINI-  "Quest'anno scolastico si apre con un clic" ha commentato il ministro Giannini dell’Istruzione Stefania, a Venezia per la cerimonia di apertura della sessione autunnale della Venice International University, riferendosi all'avvio della campagna di ascolto on line. "Mi aspetto - ha spiegato - che tutto il Paese si interroghi sulle grandi questioni: dalla valutazione alla formazione degli insegnanti, dalle nuove competenze al consolidamento delle grandi competenze che l'Italia possiede, nella storia dell'arte, nella musica, nelle discipline umanistiche, ma senza dimenticare le lingue straniere. Vogliamo una scuola che risponda alle sfide di oggi".

I SINDACATI SUL PIEDE DI GUERRA – E intanto i sindacati  del comparto scuola (confederali e autonomi) hanno lanciato #Sbloccacontratto, una raccolta di firme del personale della scuola, che già nel titolo annuncia le intenzioni. "La lettura incrociata dei provvedimenti del Governo mostra - spiega la Uil scuola - che dal 2015 non varrà più l'anzianità e fino al 2018 non partirà il meccanismo degli aumenti per 'merito'. Il risultato? Nessun aumento, per nessuno per altri tre anni. Retribuzioni ferme fino al 2019. Un meccanismo di riduzione che per il triennio 2016-1018 vale oltre un miliardo di euro. Tutto ciò è inaccettabile e contrasta con l'esigenza di riconoscere il valore del lavoro di chi ogni giorno fa funzionare la scuola". (ci)