Dopo la presentazione ufficiale a Roma, Stefano Consiglio, presidente di Fondazione con il Sud, ha scelto la sala Sintonia di Comunità Progetto Sud a Lamezia Terme, luogo simbolo del Terzo settore calabrese, per illustrare i dettagli del documento programmatico triennale delle attività 2025-2027.
Il documento è frutto di un articolato percorso di ascolto e dialogo che la Fondazione ha avviato un anno fa e che ha coinvolto le Fondazioni di origine bancaria, il Forum Terzo settore e le organizzazioni del terzo settore meridionale, i CSV, partner istituzionali privati, lo staff, esperti e accademici impegnati sulle principali tematiche al centro del dibattito odierno. Dopo i saluti del presidente di Comunità Progetto Sud, Don Giacomo Panizza, Consiglio ha relazionato sul piano che ha identificato come obiettivo principale la lotta allo spopolamento e la rigenerazione demografica.
«Non possiamo rimanere impassibili - ha sottolineato ad una platea composta dai rappresentanti di enti e associazioni provenienti da tutta la Calabria - di fronte alla deriva demografica, né possiamo accettarla come un destino già segnato senza rimboccarci le maniche. Crediamo invece che, attraverso la collaborazione con attori pubblici e privati e con le comunità, si possano mettere in campo strategie, prototipi di intervento e approcci trasversali capaci di cambiare le cose».

Il bando "Riabitare il Sud"

C'è tempo fino al 16 luglio per partecipare al bando di sviluppo locale “Riabitare il Sud", che si rivolge a piccoli comuni e organizzazioni di Terzo Settore di Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia e mette a disposizione 8 milioni di euro per sostenere almeno 4 territori in cui avviare interventi di sviluppo locale. Ogni progetto dovrà fare riferimento ad un’area di almeno tre comuni tra loro confinanti, in cui risiede una popolazione non superiore a 20.000 abitanti e in cui sia attivo un SAI (sistema accoglienza e integrazione). Il bando si articola in due distinte fasi: la prima è finalizzata alla candidatura e alla selezione dei territori di intervento, mentre la seconda alla definizione dei progetti da realizzare. Nel corso della prima fase i territori possono candidarsi formulando una “manifestazione di interesse”, specificando le informazioni sul “gruppo promotore” della candidatura, sulla strategia pluriennale di rivitalizzazione del territorio e sulle azioni progettuali che, nel breve e medio termine, si intende avviare per dare seguito alla strategia. Al termine della prima fase di valutazione delle manifestazioni di interesse - è stato spiegato - saranno individuati i territori ammessi alla successiva fase di progettazione esecutiva dei progetti, che sarà coordinata da un “gruppo di coordinamento territoriale” composto dai referenti degli enti che hanno presentato la manifestazione di interesse e dai collaboratori della Fondazione con il Sud, compresi i consulenti esperti.

La priorità: «Innalzare il tasso di occupazione delle giovani donne»

«La Calabria - ha evidenziato Consiglio - è la prima regione in cui noi presentiamo il piano triennale dopo averlo presentato a Roma, andremo in tutte le regioni del Sud. La Calabria presenta come tutte le altre regioni del Sud tante criticità ma credo anche una grande energia per rimettere in moto le cose. Ci sono risorse importanti che possono essere valorizzate, serve l'impegno dei calabresi perché il problema dello spopolamento non riguarda solo le aree interne ma anche le grandi città perché i giovani in numero sempre maggiore scelgono di andare via». «Dobbiamo innalzare il tasso di occupazione delle giovani donne perché quando è presente un secondo reddito è possibile ritornare a fare figli. Le famiglie con un solo reddito non riescono a reggere e a fare figli. Dobbiamo far ripartire il Sud e qui in Calabria tanti enti del Terzo settore svolgono un'azione straordinaria e mi auguro – ha concluso il presidente Consiglio –  che uno dei progetti vincitori possa essere un progetto calabrese perché la Fondazione ha sempre prestato grande attenzione a questa regione».