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VIBO VALENTIA - Un comunicato freddo di poche righe. Pesanti come un macigno per dire che Luciano Prestia (nella foto) è stato sospeso dall’esecutivo della UIL da ogni incarico ricoperto all’interno del sindacato di Angeletti. Riconfermato solo alcuni giorni addietro da segretario regionale, anche e non solo sul suo territorio di appartenenza, ieri si è visto sbattere improvvisamente la porta in faccia. In soffitta vanno lustri di impegno e di partecipazione conclusi nel peggiore dei modi. Alla base della decisione adottata dal massimo organo della sigla che fa capo a Luigi Angeletti, la pesante situazione debitoria della sede Uil di Vibo Valentia, oltre che alcune divergenze tra maggiorenti del sindacato. Da quanto si apprende i primi dissapori sarebbero sorti tra Prestia e i dirigenti della Uil, non tanto a seguito dell’accorpamento della struttura vibonese a quella di Catanzaro, quanto dopo qualche nomina che ha lasciato lo storico esponente del sindacato con l’amaro in bocca. La sezione vibonese, infatti, avrebbe dimostrato di non essere in grado di far fronte alle spese legate ai versamenti contributivi. Più le uscite, insomma, che le entrate. Questa la principale contestazione.