VIDEO | La riforma della geografia giudiziaria riporta al centro il presidio soppresso: valutazioni in corso per decidere se ripristinarlo o individuare una soluzione alternativa che garantisca i servizi al territorio
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Il Governo sta esaminando concretamente la possibilità di riaprire il Tribunale di Rossano o di istituire un nuovo circondario giudiziario che garantisca maggiore efficienza all’area. A confermare l’attenzione sul tema è stato il sottosegretario alla Giustizia Andrea Del Mastro, che in risposta a un’interrogazione in Commissione ha ribadito come la questione sia al centro delle discussioni in Senato nell’ambito della riforma della geografia giudiziaria.
Il caso della Sibaritide, infatti, è stato più volte evidenziato come emblematico delle criticità generate dalla chiusura dei Tribunali periferici, soprattutto in territori con elevato carico giudiziario e forte domanda di giustizia. La possibilità di riattivare il Tribunale di Rossano o di istituire un nuovo circondario trova fondamento in un precedente recente: la creazione del Tribunale della Pedemontana, in Veneto, con sede a Bassano del Grappa. Il modello potrebbe essere replicato anche nel Sud Italia, laddove sussistano esigenze territoriali simili. «Il Governo presta la massima attenzione alle necessità delle comunità locali, sia al Nord che al Sud, affinché la giustizia sia davvero vicina ai cittadini» ha dichiarato Del Mastro. L’abolizione del Tribunale di Rossano, decisa con la riforma della geografia giudiziaria, ha lasciato un vuoto importante nella Sibaritide, costringendo i cittadini a spostamenti onerosi e allungando i tempi della giustizia.
Le audizioni in Senato e la posizione del Governo
Nel corso delle audizioni in Senato, il tema è stato più volte sollevato, con particolare attenzione alle conseguenze negative derivate dalla soppressione di alcuni presidi giudiziari. La necessità di garantire un accesso più equo e tempestivo alla giustizia è tra i punti chiave della discussione sulla revisione della geografia giudiziaria. Il Governo sta dunque valutando l’effettivo fabbisogno del territorio della Sibaritide per decidere se ripristinare il Tribunale di Rossano o individuare una soluzione alternativa che garantisca maggiore efficienza.
«L’attenzione istituzionale su questo tema rappresenta un segnale positivo per la comunità locale, che da tempo chiede il ripristino di un presidio giudiziario fondamentale» ha sottolineato Del Mastro. La decisione finale dipenderà dagli esiti della riforma e dalle valutazioni tecniche in corso. Tuttavia, il fatto che il Governo abbia riconosciuto il problema e stia considerando misure concrete rappresenta già un passo avanti per le istituzioni locali e per i professionisti della giustizia che operano nel territorio. L’auspicio è che, attraverso questa riforma, si possa ristabilire un equilibrio nel sistema giudiziario, garantendo ai cittadini della Sibaritide una giustizia più vicina ed efficiente.