VIDEO | Tante discipline hanno animato la cittadina della Locride insieme ad un convegno sul tema della legalità. Il procuratore Di Palma: «Lo sport è regola, cosa che spesso manca ai ragazzi che finiscono in situazioni di devianza»
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Ancora una grande ondata di allegria, sana competizione e divertimento ha travolto Siderno nel corso dell’ultima giornata del Village Sport & Fitness. La manifestazione, cominciata lo scorso 10 di giugno ed organizzata dal Comune di Siderno con il patrocinio della Regione Calabria, ha voluto promuovere l’attività sportiva attraverso la pratica di molteplici discipline (dall’atletica al beach volley, dalla vela al rugby, passando per il sempre più praticato padel, l’aerobica, il tennis, la fitboxe e tante altre ancora) puntando al tempo stesso alla valorizzazione del territorio.
Anche in occasione della giornata conclusiva il programma è stato ricco di appuntamenti, distribuiti tra lo Stadio Comunale Filippo Raciti, il palazzetto dello sport e il lungomare cittadino; proprio quest’ultimo è diventato nel tardo pomeriggio una grande isola pedonale che ha ospitato, oltre ai consueti appuntamenti con le varie discipline, anche un gazebo all’interno del quale un’esperta nutrizionista ha fornito gratuitamente le sue consulenze.
A conclusione della giornata e della manifestazione un folto pubblico ha assistito, sempre sul lungomare, al convegno dal titolo “Lo sport quale fattore di prevenzione alla devianza giovanile”. Dopo i saluti del consigliere delegato allo sport del Comune di Siderno Davide Lurasco e del sindaco di Siderno Mariateresa Fragomeni si sono succeduti gli interventi del prefetto di Reggio Calabria S.E. Massimo Mariani; del procuratore della Repubblica presso il Tribunale dei minori di Reggio Calabria Roberto di Palma; della dott.ssa Serafina Di Vuolo, vice-questore della Polizia di Stato nonché dirigente presso il Commissariato di Siderno; del professor Italo Farnetani, ordinario di pediatria dell’Università Ludes-United Campus of Malta nonché fondatore della Bandiera Verde; del prof. Alberto Crupi, insegnante di scienze motorie e dell’avv. Paolo Gemelli, professore di diritto e procedura penale al COA di Roma.
«Lo sport è regola - ha commentato ai nostri microfoni il procuratore Di Palma - cosa che spesso i ragazzi che vanno a finire in situazioni di devianza non hanno. Vivere quindi nelle regole attraverso lo sport è sicuramente un momento importantissimo affinché si diventi cittadini anziché deviare su percorsi sbagliati. È importante poi che venga rivalutata la dimensione ludica dello sport; al giorno d’oggi dai giovani si pretende per forza la vittoria, sin da piccoli. Dobbiamo ricordarci - ha concluso Di Palma - che lo sport è prima di tutto divertimento. Poi se nell’ambito sportivo c’è qualcuno che eccelle in particolare deve essere l’eccezione, la regola deve essere sempre il divertimento».