A distanza di due mesi dalla deposizione su una spiaggia in prossimità di un noto villaggio turistico di Pizzo, si sono concluse le operazioni di monitoraggio e tutela del nido di Tartaruga marina Caretta caretta da parte dei volontari del Wwf Vibo Valentia/Vallata dello Stilaro che nei giorni scorsi hanno potuto assistere alla nascita di decine e decine di piccoli esemplari e della loro corsa verso il mare. I dettagli sono contenuti in un comunicato del sodalizio ambientalista. 

La tutela del nido

Tutto è cominciato la sera del 29 giugno scorso quando, in seguito ad una segnalazione dell’Ufficio locale marittimo della cittadina, il responsabile del settore conservazione del Wwf Vibonese, Pino Paolillo, è riuscito a rintracciare la femmina proprio durante le fasi della deposizione, evitando successivamente che le torce e i flash di alcuni villeggianti, attratti dall’insolito ed emozionante evento, potessero arrecarle disturbo, compromettendo così una fase così delicata della riproduzione.

Grazie alla sollecita collaborazione di personale dello stesso villaggio turistico, si è provveduto ad allestire un recinto provvisorio, prima di quello più adatto in simili occasioni, alla presenza del Comandante del Locamare di Pizzo Giuseppe Francolino.

Corsa verso il mare

Trascorso il normale periodo minimo di incubazione delle uova – evidenzia il Wwf - i volontari del Progetto TartAmar del Wwf, (di cui è responsabile scientifico il professor Toni Mingozzi del DiBEST dell’UniCal), guidati dalla coordinatrice, la biologa Jasmine De Marco, hanno realizzato un lungo “corridoio di emersione” per favorire il percorso dei neonati verso il mare, al riparo da luci artificiali che avrebbero potuto disorientare i neonati spingendoli in direzione opposta rispetto al mare. Per la realizzazione del corridoio si è subito mobilitato anche il Parco delle Serre che, grazie alla disponibilità del direttore Francesco Pititto, ha fornito parte del materiale utilizzato.

La nascita delle tartarughe

A partire dalla vigilia di Ferragosto e per diversi giorni, si legge ancora nella nota stampa, la sorveglianza del nido da parte dei volontari, che si è protratta ininterrottamente anche fino alle tre di notte, ha regalato agli stessi attivisti e ai numerosi e partecipi ospiti del villaggio, la fortuna di assistere alla nascita di decine di piccole tartarughe, amorevolmente seguite fino al loro ingresso nelle calde acque di Pizzo, nelle notti di metà agosto che certamente rimarranno per sempre nei loro ricordi.

Il litorale di Pizzo, dopo la storica nidificazione del 2014 sulla spiaggia di  Colamaio (oltre a quelle successive) che ha rappresentato fino all’anno scorso la località più meridionale di riproduzione di Caretta caretta sul versante tirrenico della Calabria, si conferma dunque come un’area frequentata ormai regolarmente dalla Tartaruga marina per la riproduzione. Tale fatto – ribadiscono i volontari - impone pertanto una maggiore tutela dello stesso tratto di costa sabbiosa, in gran parte ricadente della Zona Speciale di Conservazione delle “Dune dell’Angitola”, a partire dai primi di giugno del prossimo anno. Da qui l’appello al Comune affinché ribadisca in futuro il divieto assoluto di utilizzare mezzi meccanici per la pulizia degli arenili, creando così le condizioni migliori perché possa ancora ripetersi il miracolo della nascita di questi antichissimi abitanti del mare.