Il primo cittadino di Campana Chiarello riduce la portata della sorgente Sant’Angelo e fa infuriare il collega che si dice pronto a deviare il flusso verso il suo comune: «Ci saranno debiti pregressi ma la nuova giunta ha versato 70mila euro»
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«La prossima guerra mondiale sarà per l’acqua». La citazione dell’allora vice presidente della Banca Mondiale Ismail Serageldin risale al 1995. Di certo eccessiva: non si tratta di guerra mondiale (fortunatamente) ma di uno scontro tra sindaci. Aldo Grispino, sindaco di Mandatoriccio, contro Agostino Chiarello, primo cittadino di Campana.
La denuncia arriva da Grispino, che in un passaggio della sua nota fa riferimento a debiti accumulati dalle vecchie amministrazioni: «La mia comunità sta subendo un vero e proprio atto di prepotenza da parte del sindaco di Campana che ha deciso di ridurre illegittimamente la portata d’acqua della sorgente Sant’Angelo a servizio del nostro centro abitato. Se i disagi e i disservizi dovessero protrarsi ancora, accompagnato dagli agenti della Polizia Municipale, dagli operai della manutenzione comunale e da una delegazione di cittadini, mi recherò personalmente sul deviatoio dell’acqua e ripristineremo d’autorità un diritto oggi privatoci: la normale erogazione idrica».
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Grispino fa sapere di aver già informato la Prefettura di Cosenza «della grave, unilaterale e inammissibile azione ostruzionistica, limitatrice di un diritto fondamentale, come quello all’acqua, perpetuato senza alcun buon senso e contro ogni logica e norma dal collega di Campana in qualità di presidente del Consorzio Sant’Angelo che gestisce l’omonima condotta a servizio dei due comuni».
«Al di là di ogni altra valutazione – continua il sindaco – quello del collega di Campana si qualifica come un comportamento privo di ogni sentimento di solidarietà e di cooperazione. Non è tollerabile dimezzare la portata dell’acqua potabile ad una comunità in un momento caratterizzato dalla siccità che sta generando un’emergenza senza precedenti in tutto il territorio. Probabilmente ci saranno dei debiti che si saranno accumulati con le passate amministrazioni, negli scorsi decenni di gestione consortile dell’acqua di Sant’Angelo e non certo per responsabilità di un solo comune. Ma questo – scandisce – se impone trasparenza e necessità di riordino, non giustifica un intervento sconclusionato che di fatto sta facendo ricadere sulle popolazioni eventuali responsabilità politiche e soprattutto disagi gravissimi».
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«Debiti pregressi, Mandatoriccio ha già versato 70mila euro»
«Lo scorso 24 luglio la Tesoreria Comunale ha disposto ben due mandati di pagamento per una somma totale di 70mila euro, versati a favore del Consorzio, proprio per sopravvenire alle esigenze economiche dell’ente. E la risposta del sindaco di Campana a questo concreto atto di disponibilità e collaborazione dell’attuale amministrazione comunale che non può assumersi eventuali responsabilità di altri nei decenni passati è stata – precisa il sindaco – quella di vederci ridotta la portata d’acqua della condotta da 4 a 2 litri al secondo. Non sopporteremo – aggiunge – soprusi ulteriori da parte di chi è convinto di poterli ideare e portare avanti, sol perché la sorgente in questione si trova situata sul territorio del comune da egli amministrato».
«L’esigenza – continua Grispino – adesso è quella di ripristinare, senza se e senza ma, il regolare deflusso dell’acqua per consentire ai cittadini ed ai turisti di poter approvvigionarsi regolarmente alla condotta Sant’Angelo. Per l’immediato futuro, invece, bisognerà rideterminare le regole del gioco che tengono in piedi questo Consorzio, oggi in parti diseguali. Per prima cosa bisognerà commissariare l’istituto consortile e per questo stiamo già interloquendo, attraverso l’assessore regionale Gianluca Gallo, con gli uffici della Regione Calabria per valutare insieme – conclude Grispino – ogni azione utile ed efficace, nell’interesse generale delle due comunità».