«In una terra, la nostra, che si riscopre sempre più povera, come testimoniano i dati allarmanti dell’organismo pastorale della Conferenza Episcopale Italiana per il 2024, con un incremento di oltre il 50% delle persone che, per la prima volta, si sono rivolte alla Caritas in Calabria, l’imminente chiusura della sede del Banco Alimentare di Montalto Uffugo ci preoccupa e ci allarma». Così scrivono in una nota Jolanda Magliari e Maria Pia Funaro, rispettivamente segretaria provinciale e regionale di Sinistra Italiana.

«Con il fallimento dell'ex Consorzio Mercatale, l'area è stata messa all'asta e ha una nuova proprietà – si legge –. Nonostante vari tentativi di accordo, il Banco Alimentare dovrà lasciare i locali entro il 15 febbraio. La sede centrale, che serve tutta la Calabria, è un punto di riferimento per decine di enti di volontariato e famiglie in difficoltà».

«Il Circolo di Sinistra Italiana di Montalto Uffugo – continua la nota – è stato tra i primi a lanciare un grido d'allarme. Come Segreteria Provinciale e Segreteria Regionale, chiediamo con forza alle istituzioni che venga trovata al più presto una soluzione per evitare ulteriori disagi alle famiglie che dipendono da questo supporto fondamentale. È necessario garantire la continuità del servizio».

«Tra il 2022 e il 2023, il rischio povertà-esclusione sociale dei calabresi ha subito una drastica impennata, dal 42,8 al 48,6%, a fronte di un calo generalizzato nelle altre regioni, anche meridionali. 41 calabresi su 100 vivono in famiglie con un reddito netto equivalente inferiore al 60% di quello mediano, un’incidenza più che doppia rispetto a quella nazionale. La Calabria – concludono Magliari e Funaro –, che ha metà della popolazione a rischio povertà ed esclusione sociale, deve pretendere dalla politica una risposta non più emergenziale, ma strutturale ad un bisogno, con un carattere pervasivo e patologico, che si sta drammaticamente cronicizzando».