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CROTONE - Un feto morto avvolto in un lenzuolo bianco. E’ l’immagine più toccante ed eloquente dell’ennesimo sbarco di disperati sulle nostre coste. Il più imponente registrato fino ad oggi nella città pitagorica. Per la neonata , Princess questo il nome scelto dai genitori, non c’è stato nulla da fare. La madre, una giovane nigeriana era a bordo della nave che trasportava 1367 immigrati. La piccola sarebbe nata prematura alla 35esima settimana di gestazione, o forse potrebbe essere nata morta. Sarà comunque l’autopsia disposta dalla magistratura ad accertare la causa del decesso. Ad accogliere il piccolo feto Don Leonardo Scordio che ha improvvisato una preghiera. A bordo della nave San Giusto, giunta ieri sera al porto di Crotone nell’ambito dell’operazione Mare Nostrum, 192 donne, due delle quali incinte e 156 bambini. Dagli accertamenti effettuati sarebbero stati riscontrati una quarantina di casi di scabbia. Nelle stesse ore la squadra mobile di Reggio Calabria sotto la direzione della Procura della Repubblica, individuava il presunto scafista. Si tratterebbe di un egiziano. Nei suoi confronti il pubblico ministero ha emesso un fermo per associazione per delinquere e ingresso illegale nel territorio dello Stato , aggravati dalla circostanza di avere sottoposto i migranti a pericolo di vita , oltre al trattamento inumano. Alle operazioni di soccorso, insieme alla San Giusto, hanno partecipato anche la nave Fenice e le motovedette della Capitaneria di porto. I 1367 migranti, dopo le visite mediche sono stati trasferiti nei vari centri di accoglienza. ci