«Un paradiso dello spirito, dove si può conoscere sé stessi e incontrare Dio». Padre Francesco Maria Trebisonda definisce così il Santuario di San Francesco di Paola, di cui è rettore da sei anni.
Una storia miracolosa che affonda le proprie radici nel 1416, anno di nascita del Santo dei poveri e degli oppressi, destinato a diventare il Patrono della Calabria e delle genti di mare. Vienna da Fuscaldo e Giacomo da Paola - ormai in età avanzata - pregano San Francesco d’Assisi, affinché conceda loro la grazia di diventare genitori di un figlio maschio. E vengono accontentati.

Pochi anni dopo, il piccolo Francesco contrae un’infezione a un occhio, e i suoi genitori fanno voto al poverello d’Assisi: “Guariscilo, e gli faremo indossare per un anno l’abito francescano”.
Adolescente, Francesco trascorre un anno nel convento di San Marco Argentano, dove svolge le mansioni più umili. I frati racconteranno di aver assistito a numerosi episodi di bilocazione: il fanciullo è in chiesa intento a pregare, ma nello stesso tempo apparecchia la tavola in refettorio.

Tornato a Paola, si fa eremita in un podere di proprietà della famiglia. Padre Francesco Maria Trebisonda racconta: «Ancora oggi è possibile visitare la grotta della penitenza, dove visse di povertà e solitudine, in compagnia costante di Dio e dei curiosi che, di tanto in tanto, andavano a spiarlo. Alcuni divennero i suoi primi seguaci».

La fama del frate eremita oltrepassa i confini della Calabria e nel suo nome si erigono conventi. San Francesco resuscita i morti, guarisce i lebbrosi e respinge le lusinghe del Re di Napoli Ferrante d’Aragona che gli offre un vassoio ricolmo di monete d’oro.
Padre Francesco Maria Trebisonda rievoca: «Da una moneta che San Francesco aveva preso in mano e spezzato in due, iniziò a sgorgare sangue. Lui si rivolse al sovrano dicendogli “Questo è il sangue dei poveri che tu opprimi. Se non ti converti, il tuo Regno finirà». La profezia di avverò.

Dal Regno delle Due Sicilie alla Monarchia francese. Dopo aver a lungo tentennato, nel 1482 all’età di sessantasette anni, San Francesco - sul dorso di un asino chiamato Martinello - attraversa le alpi e giunge al Palazzo reale di Parigi. Padre Francesco Maria Trebisonda svela il motivo di un viaggio così lungo: «Re Luigi XI era gravemente malato e lo mandò a chiamare, sperando che il prodigioso frate riuscisse a guarirlo».

San Francesco di Paola muore in Francia il 2 aprile 1507. Padre Francesco Maria Trebisonda riflette: «La sua vita fu una Quaresima perpetua, perché nacque e morì di Venerdì Santo. Mi piace definirlo un gigante di santità e un grande uomo di Calabria».