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VIBO VALENTIA - Non nascondono la loro preoccupazione, ma vogliono comunque andarci cauti i sindaci delle Serre vibonesi che stamattina hanno incontrato il Prefetto Giovanni Bruno per discutere sulla presunta presenza di rifiuti tossici che sarebbero stati interrati tra gli anni ‘80 e ‘90 , tra i territori di Serra San Bruno e Mongiana. Eppure, sul tavolo del massimo rappresentante istituzionale del Governo tutti avevano una copia dei documenti desecretati dal Consiglio dei ministri che provano, fra le altre cose, i presunti traffici internazionali di scorie radioattive smaltiti in passato dalla 'ndrangheta in diverse aree della nostra regione. Gli inquirenti, già venti anni fa, secondo quanto riportato negli stessi carteggi, avrebbero identificato la presenza di scorie radioattive occultate, tra gli anni '80 e '90, anche nel territorio delle Serre calabre». Così il Presidente del Comitato Civico pro Serre, Salvatore Albanese, che ha chiesto e ottenuto l’incontro con il Prefetto. “Le scorie, che secondo i carteggi sarebbero giunte in Italia da altri Stati europei, – ha proseguito Albanese - venivano smaltite in zone argillose, grotte e negli scavi per i metanodotti”. Carteggio ora nelle mani del Prefetto che dopo avere ascoltato le preoccupazioni dei primi cittadini e degli attivisti del Comitato pro Serre avvierà tutte le misure idonee a fare luce sul problema. Tra i sindaci presenti anche il primo cittadino di Fabrizia, Antonio Salvatore Minniti, che per domani pomeriggio, sulla questione, ha indetto un consiglio comunale aperto